Quotidiano | Categorie: Sindacati

Sul processo Marlane Marzotto la Cgil "calabrese" è in linea con l'appello vicentino

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 12 Novembre 2013 alle 11:26 | 0 commenti

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Sul Quotidiano della Calabria è stata pubblicata, come ci rende noto Marina Bergamin, segretaria provinciale generale della Cgil di Vicenza, la posizione sul "Processo Marlane" assunta da Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Pollino Sibaritide Tirreno. Pubblichiamo volentieri le dichiarazioni di Sposato che si sposano perfettamente con l'appello lanciato a Vicenza da Giorgio Langella come capofila e da noi sottoscritto e diffuso.

La Cgil condivide la preoccupazione di quanti, tra associazioni e cittadini, forze politiche, paventano il rischio concreto  che il processo Marlane, con la proposta di transazione ai familiari delle vittime da parte della proprietà, possa subire un tentativo di ridimensionamento e di chiusura silenziosa.

Esprimiamo rispetto per le scelte che ognuno vorrà fare in questa dolorosa vicenda, ma la Cgil, come parte civile, ritiene inaccettabile una proposta che tenta di avvolgere nel silenzio una tragedia dell’industria italiana in una terra  che meritava ben più considerazione e che invece ha lasciato solo macerie sociali.

Vogliamo la verità su quello che è avvenuto all’interno e all’esterno di quello stabilimento, lo dobbiamo alle tante vittime e alle loro famiglie, lo dobbiamo al territorio che non può continuare a vivere senza sapere se il sito è inquinato da rifiuti tossici ed è da bonificare.

Vogliamo che si accertino le responsabilità di tutti, della proprietà, dei rappresentanti aziendali e sindacali, della politica, degli enti pubblici, degli organismi di controllo e la verità la si può avere solo se il processo va avanti ed arrivi a sentenza. E se accertate opacità, responsabilità, connivenze, ognuno dovrebbe chiedere scusa.

Nei mesi scorsi, come Cgil, abbiamo denunciato il rischio morale di quell’investimento, avvenuto negli anni del risveglio economico del Paese quando investire nel Sud era conveniente, ma evidentemente qualcuno, facendo leva sulla povertà e sul disagio sociale che viveva il mezzogiorno, si preoccupava solo del profitto tralasciando i rischi per la salute dei lavoratori e dei cittadini.

Abbiamo più volte chiesto una indagine sulla tossicità del sito, la nomina dei periti disposta dal Tribunale di Paola è importante per stabilire il grado di inquinamento ambientale e le responsabilità.

Per queste ragioni riteniamo che è indispensabile lavorare per unire un lavoro sinergico tra le numerose parti civili, i lavoratori, i familiari delle vittime, le associazioni ambientali, le forze politiche e sociali, il Comitato per le bonifiche per continuare a seguire la vicenda all’interno e all’esterno del Processo con iniziative specifiche e mirate ad ottenere l’integrale bonifica del sito, ma soprattutto per accendere i riflettori del Paese su una vicenda che non può essere derubricata come una storia calabrese, ma come una delle tragedie dell’industria italiana.

Il processo deve andare avanti ed arrivare a sentenza, i morti, le loro famiglie e il territorio chiedono giustizia. La salute e la vita non sono negoziabili.

 

Castrovillari, 10 novembre 2013

 

Angelo Sposato  Segretario generale    Cgil Pollino Sibaritide Tirreno


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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