Spv, Enrico Cappelletti: il presidente Anas in Senato disponibile a "salvare" Zaia e Moretti
Mercoledi 7 Dicembre 2016 alle 15:34 | 1 commenti
Enrico Cappelletti, senatore M5S
In Commissione Lavori Pubblici in Senato il Presidente Anas Armani ha dichiarato di non escludere affatto un intervento in soccorso dei Governi regionale e nazionale, impantanati nei cantieri infiniti della Pedemontana Veneta. Intervento che, sappiamo, potrebbe avvenire tramite CAV grazie ad una modifica normativa ad hoc. Armani sostiene che la Convenzione, con l'attuale concessionario, non potrebbe essere oggetto di risoluzione. Perché? Perché a fronte dell'evidente inadempimento del concessionario, non viene risolto il contratto farcito di clausole capestro, di project financing?
Sappiamo che non esiste una sola banca al mondo disponibile a finanziare l'opera. Se ne prenda atto. E si faccia una nuova gara d'appalto, ridimensionando il progetto faraonico, incassando le fideiussioni e rispettando i principi di trasparenza e soprattutto il codice degli appalti. Si può pensare anche ad un intervento di Anas. Ma non certo veicolato con un “trucchettoâ€, sotto mentite spoglie. Perché, al contrario, lo scopo non sarebbe più quello di realizzare l'opera quanto piuttosto quello di intervenire con la mano pubblica per soccorrere il privato incapace o impossibilitato a realizzarla. Si vogliono ancora una volta privatizzare gli utili e statalizzare le perdite ?
Minutillo ha dichiarato che l'attuale concessionario sarebbe quello che maggiormente ha “pagato†il soggetto pubblico. Questo assunto non aiuta certo a dissipare le non poche ombre che sovrastano queste decisioni, in palese conflitto con l'interesse pubblico.
E' ancora forte l'eco del No gridato dai cittadini alla riforma della Costituzione più inutile e dannosa della storia della Repubblica. Abbiamo un Governo dimissionario ed un twitt della senatrice PD Laura Puppato, che aiuta a ristabilire la coesione del Paese... etichettando come “imbecilli†tutti gli Italiani che hanno votato No. Io credo che, al contrario, i cittadini comprendano benissimo quello che sta per essere fatto alle loro spalle. E che se ne ricorderanno benissimo alle prossime elezioni.
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