Quotidiano | Categorie: Ambiente, Fatti

SPV: crollo nel cantiere SIS nella ZI di Castelgomberto. CoVePA: "compromesso" anche il torrente Poscola, situazione grave

Di Note ufficiali Lunedi 11 Settembre 2017 alle 20:47 | 0 commenti

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Oggi dopo le 14 si è verificato un crollo devastante nel cantiere di SIS nella zona industriale di Castelgomberto. È crollata la volta della galleria della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) al suo imbocco in Valle dell'Agno, scrive nella nota che pubblichiamo Massimo Follesa portavoce CoVePA ovest VI. Si tratta dei primissimi metri che si inabissano della Valle di Priabona, in direzione est, provenendo in trincea profonda 15 metri da Brogliano. Il fondo del torrente Poscola e oltre 40 metri di argine sono piombati 25-30 metri più in basso alla base del tunnel di quasi 7 km, il più grande della della Montecchio-Spresiano. La situazione è apparsa subito gravissima, dato il nervosismo delle maestranze e dei tecnici che tentavano di impedirci di documentare lo stato dei fatti (qui la photo gallery).

Le discussioni con gli espropriati delle aree a confine, non ancora pagati, erano pesanti. Ma ora la SIS occuperà nuove aree per rimediare a un grave danno che il suo cantiere ha provocato a tutta l'area intorno. Inutile il tentativo dei tecnici di nascondere e minimizzare la realtà e l'evidenza dei fatti che apparivano dagli argini del Torrente Poscola.
Come sia stato possibile che nessun operaio abbia subito conseguenza gravissime, come quelle già verificatesi nel lato di Malo con il decesso di un operaio, è difficile da spiegare. La volta è venuta giù portandosi dietro argine e torrente, che carico d'acqua, ha fatto il resto trasformando il danno in una voragine di 25 per 40 metri, profonda quasi 30 metri.
Alle 17 è cominciata la spola dei camion di SIS per riempire la voragine. Una prima messa in sicurezza del cantiere ha comportato lo sbarramento delle acque del Poscola e il taglio dell'argine nel lato di monte. Questo ha provocato lo sversamento delle acque provenienti da Priabona, dal Monte Faedo e dal Monte Palazzo, nei terreni verso la contrada Canton. La pericolosità della situazione è aggravata dall'incombente mal tempo, per gli abitati a sud della zona industriale di Castelgomberto. L'allagamento dei campi è stata la sola condizione per impedire il completo allagamento della Galleria e delle trincee. I tecnici di SIS ipotizzano di deviare il torrente e ricondurre l'acqua nel Poscola più a valle. Le immagini non lasciano scampo alla gravissima situazione che a nostro giudizio trova radici nella totale mancanza di valutazione tecnica, ambientale e di impatto del progetto di SPV. Queste del Poscola sono aree risorgive, di rilevante interesse ambientale e tutelate come sito di importanza comunitaria appartenente alla rete Natura 2000. Per queste i comitati di Montecchio e il CoVePA avevano presentato dettagliati esposti sulle carenze della valutazione ambientale e sul rischio idrogeologico, adesso i fatti ci danno ragione. Soprattutto questo tunnel appare non tenere in giusto conto il rischio e le condizioni metereologiche, se sono bastati pochi millimetri di pioggia a provocare un tale danno dopo una delle estati più torride degli ultimi 100 anni. Va infine ricordato che le condizioni di sicurezza di questo progetto sono evidentemente tirate al limite e speriamo che questi fatti portino una ulteriore azione della magistratura fino al sequestro conservativo dei luoghi per capire cosa stia accadendo. Il rischio che si verifichino altri crolli è altissimo non solo per chi è coinvolto nel lavoro ma anche all'esterno dell'area di cantiere. Va sottolineato il fatto che queste aree erano aperte e libere al transito. I rischi di ulteriori crolli nei campi circostanti, con l'avanzare del tunnel, non si può escludere. Il futuro inoltre può riservare alla galleria l'impatto di grandi masse d'acque sotterranee. Sono le stesse che tra il dicembre del 2010 e il gennaio 2011 hanno determinato l'allagamento dell'innesto della Pedemontana Veneta con la statale 11 ad Alte di Montecchio Maggiore. Insomma un futuro nero per i costi della galleria e dell'opera tutta, ma soprattutto per i suoi tempi di realizzazione.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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