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Spv, CoVePa: incontro con Confindustria positivo, disponibili a confronto

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 29 Giugno 2012 alle 17:24 | 0 commenti

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CoVePa  -  Oggi alle 11.30 abbiamo incontrato il vicePresidente della Associazione degli industriali di Vicenza dott. Mariotto. L'incontro si e svolto alla presenza di una nostra delegazione di due persone che ha potuto affrontare il tema della mobilità, dello spreco di denaro nei progetti di finanza e della partita economico finanziaria dietro al cosiddetto sviluppo promesso e cercato con la Superautostrada Pedemontana Veneta e delle carenze ambientali del progetto.

Soprattutto abbiamo ribadito come il commissario è li a tutelare l'interesse di pochi, anche di pochi imprenditori e di poche società multinazionali, sempre le stesse a discapito delle molte imprese che soffrono e che lottano per sopravvivere. Mariotto ha risposto in merito alle polemiche che abbiamo sollevato, sul progetto Samorin che l'associazione vicentina ha promosso in Slovacchia nell'ambito del polo automotive europeo, che consentirebbe di riposizionare sul piano internazionale l'industria vicentina. Abbiamo ribadito chiedendo come mai queste scelte non abbiano riguardato il polo industriale dell'alto vicentino e della pedemontana tutta. Se per caso questo ricollocarsi non riguardasse scelte sul piano del costo del lavoro. Su questo piano deve essere aperte una partita sulle scelte di economia del lavoro, senza scaricarle sui territori, sull'ambiente e sulla collettività, che riguardi il superamento del modello capannone-auto-camion-viabilità. Il nodo del lavoro è quello che vede le imprese vicentine occupate nel lavoro della SPV a Montecchio Precalcino in regime di subappalto. I veneti sono costretti in un sorta di sistema piramidale che scarica sul livello più basso, i costi di impresa, i pesi del mercato, i rischi del cantiere, gli infortuni e i danni. questo sistema vede al vertice SIS e il Commissario con il suo stipendio da alcune centinaia di migliaia di euro e alla base i molti costretti a rischiare la propria vita nei cantieri per poche migliaia di euro. La domanda che abbiamo posto riguarda il piano delle relazioni industriali con il territorio, l'ambiente e il sistema sociale della pedemontana veneta: tra chi distrugge i territorio e chi è costretto a lavorare pur distruggendo il territorio in cui abita. Abbiamo invitato gli industriali a chiedersi come mai non vi sono state le migliaia di assunzioni di veneti a parte di SIS per la SPV, come mai si da risalto allo sproloquiare del presidente Zaia sui 3-5000 impieghi in pedemontana, come mai nel cantiere avviato sono occupati poche decine di dipendenti di SIS, come mai queste società multinazionali ricavano pochi punti percentuali del loro fatturato dal lavoro concreto e reale, mentre i loro principali guadagni sono ancora oggi realizzati sul piano finanziario dei giochi di borsa. Il Dott. Mariotto si è impegnato ad accogliere le specifiche di ordine tecnico che sapremo inviagli e quelle nel merito economico finanziario che abbiamo presentato in ordine alle difficoltà sulla sostenibilità economica del financing project della SPV. Non abbiamo dimenticato la partita sul commissario al Senato che lo vede prossimo alla fine. abbiamo chiesto un loro impegno e qui Mariotto ha declinato il nostro invito a rendersi disponibile, sostenendo che i commissari potrebbero essere utili. Per questo annunciamo che a breve andremo dal Prefetto di Vicenza per essere ascoltati sulla conversione in legge del decreto che toglierà il Commissario Vernizzi dal Progetto SPV. Egli nasconde le carte che chiarirebbero le condizioni economico finanziarie con pretesti e comportamenti al limite del codice penale che non ci sottrarremo dal segnalarlo alla magistatura, ma soprattutto ai giudici contabili. Inoltre chiederemo di essere ascoltati dalle commissioni di Camera e Senato nel merito della vicenda di commissari e false emergenze. Infine abbiamo proposto al vicepresidente di Confindustria Vicenza di aprire un confronto non istituzionale sul tema delle infrastrutture, della mobilità, della pianificazione territoriale e della prospettiva economica del territorio della provincia e della sua pedemontana nell'ambito degli atti per il nuovo Piano Territoriale §Regionale di Coordinamento che la Regione Veneto ha riavviato, su questo Mariotto ha espresso una disponibilità su base concreta ma da verificare all'interno della sua associazione.

Massimo Follesa, Elvio Gatto, Francesco Celotto, Portavoce Covepa


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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