Spv: Cappelletti (M5s) incontra il Procuratore generale della Corte dei Conti
Mercoledi 25 Febbraio 2015 alle 14:44 | 0 commenti
Il senatore del Movimento 5 Stelle Enrico Cappelletti ha incontrato il Procuratore generale della Corte dei Conti di Roma per depositare un esposto sulla Superstrada Pedemontana Veneta
La battaglia contro la Pedemontana veneta è partita sul territorio dai cittadini, è poi approdata in Parlamento con quattro interrogazioni del Sen. Cappelletti. Grazie a queste iniziative la questione è giunta all'attenzione dell'autorità nazionale anti-corruzione e adesso arriva ulteriormente a coinvolgere la Corte dei Conti.Â
La SPV é un'opera che si sta realizzando in violazione dei più basilari principi di trasparenza; inizialmente doveva costare 1,829 miliardi di euro, ma a seguito degli aggiornamenti progettuali, il costo è lievitato a 2,258 miliardi di euro. E pare debba crescere ulteriormente.Â
Importanti nomi delle istituzioni venete, come Galan, Zaia e Chisso, due dei quali passati recentemente dalle patrie galere, hanno offerto coperture politiche ad un'opera che mancava delle coperture economiche necessarie. In particolare il Presidente Galan ha fortemente voluto, nel 2009, la dichiarazione dello stato di emergenza e la nomina di un commissario per derogare ad importanti norme in materia ambientale e di protezione civile.Â
Il Movimento 5 stelle si incontra, dunque, con il Procuratore generale Nottola per chiedere di fare chiarezza sui finanziamenti, sull'aumento dei costi, sulle numerose ipotesi di irregolarità nell'applicazione del codice dei contratti, e sul trasferimento del rischio d'impresa dal concessionario al concedente che evidenzierebbe un consistente sbilanciamento di interessi a favore dei privati.
Durante l'incontro si è parlato del contesto di “inquinamento ambientale†in cui si sviluppa l'opera pubblica più importante del Veneto dopo il Mose, caratterizzata dalla presenza di un commissario straordinario indagato per turbativa d'asta, che nega peraltro l'accesso ad atti fondamentali, a soggetti pubblici e privati. Si é fatto presente che il responsabile tecnico che sovraintende all'opera é stato sottoposto a misure di custodia cautelare e che l'assessore regionale alle infrastrutture Chisso figura agli arresti, così come peraltro il primo cittadino Veneto ad essersi adoperato per quest'opera, Giancarlo Galan.
Nel merito dell'esposto, é stato portato all'attenzione del Procuratore l'eccessivo sbilanciamento di interessi a tutto svantaggio della parte pubblica. Nel dettaglio, si é attirata l'attenzione della Procura sulle svariate ipotesi di irregolarità :
·        la discutibile legittimità del finanziamento aggiuntivo di 370 milioni di euro per la costruzione della superstrada;
·        l'ingiustificata sovrastima dei ricavi derivanti dai pedaggi, connessa alla sovra-stima dei flussi di traffico, con conseguente grave danno erariale a carico della Regione;
·        la discutibile legittimità della concessa defiscalizzazione dell'Iva;
·        lo stralcio di opere complementari, delle quali non si rilevano le corrispondenti riduzione dei costi;
·        le illegittime proroghe dello stato di emergenza, ed altre ancora.
Il Procuratore Nottola si é detto generalmente preoccupato e disponibile ad approfondire i fatti, nonché a trasmettere gli atti alla procura territorialmente competente. Ha inoltre assicurato che seguirà la vicenda.
"Non potendo confidare nell'intervento del Presidente della Regione Veneto che, al contrario, non ha mai mosso un dito per imporre un minimo di trasparenza nella realizzazione di quest'opera, confidiamo dunque nel buon operato dei magistrati contabili, per una verifica della sussistenza delle citate ipotesi di grave danno erariale", conclude il Sen. Cappelletti.
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