Quotidiano | Categorie: Politica, Fatti

Spiaggetta di San Biagio nel centro di Vicenza: sì o no, ecco cosa c'è dietro

Di Mario Giulianati Giovedi 4 Ottobre 2018 alle 12:04 | 2 commenti

ArticleImage

È sempre più stimolante il prof. (come già scritto si tratta del prof. Raffaele Colombara, consigliere comunale di lungo corso). Leggo su VicenzaPiu.com una sua vibrante difesa della "spiaggetta" di San Biagio che però appare essere più un maldestro tentativo di incrinare la maggioranza con alcuni ingenui giochetti di parole piuttosto che una autentica difesa di quella che viene dipinta come una luogo ameno adatto a famigliole e a giovani che desiderano passare qualche ora in serena allegria. Un quadretto delizioso che, per quel che altri mi dicono, appare addirittura frutto di fantasia. 

La ipotesi viabilistica dell'assessore Claudio Cicero può piacere o non piacere ma credo che prima di stroncarla con una polemica del tutto artificiosa si dovrebbe attendere che da una "ipotesi" diventasse almeno una proposta anche grafica con un minimo di relazione viabilistica della zona. Un consigliere comunale allora avrebbe gli strumenti per svolgere una critica ma farlo a priori, aggrappandosi a una frase, suona piuttosto come una personale necessità di sfogo che una razionale valutazione di un fatto reale.

Riporto alcuni brandelli dal testo del prof. "Grazie agli interventi di questi ultimi anni, in particolare grazie al lavoro dei gestori dell'Ultima Spiaggia, l'area è stata certamente migliorata, divenendo un luogo di attrazione e di incontro per i giovani della città, e non solo.". Se non vado errato prima della venuta alla luce della spiaggetta mi sembra che lì fosse collocato il parcheggio per i consiglieri comunali. Quindi tanto degradata la zona non doveva essere, altrimenti l'allora sindaco sarebbe stato sepolto dalle interrogazioni dei signori consiglieri.

Ma il prof. insiste: "Rucco avrà il coraggio di dire no a Cicero, uomo politico di esperienza al quale non potrà raccontare la barzelletta delle pressioni che sta subendo, e bocciare così una sua proposta sostenuta e difesa con forza?"

E infine: "Ciò che è chiaro oggi è che il Sindaco, che sta giocando a nascondino, deve uscire e fare capire a tutti quale sia il suo pensiero e dunque la decisione così importante e delicata per il futuro di una importante area del centro della città.".

Che sia chiaro quello che intende veramente fare il prof. mi pare proprio evidente. La difesa della "spiaggetta" non è altro che una scusa per attaccare il sindaco, oltre a Cicero, e farlo solo per apparire, per dimostrare che è un combattente, che ha la stoffa del leader. Che poi uno sia un leader positivo o negativo lo giudicheranno i futuri elettori. Ma la questione della "spiaggetta" ha un suo risvolto reale per la città. Quello di farne uno strumento ideologico. I "buoni" difendono questa iniziativa. I "cattivi" la combattono. Dalla dimensione ideologica (più somigliante a un ideologismo) cerchiamo di scendere alle cose reali. Mi pongo degli interrogativi augurandomi di riuscire ad avere delle risposte. Per il passato da chi ha concesso l'area per l'attività messa in opera. Per alcuni mesi da chi si è trovato ad essere obbligatoriamente referente del fatto compiuto. Mi chiedo con quali criteri, con quali limiti, a quali condizioni, è stata concesso l'utilizzo di una zona suggestiva, di un certo pregio ambientale e pure architettonico del Centro Storico, che comprende ad esempio Palazzo Stecchini Nussi e Palazzo Roi. E ancora se sono stati fatti dei controlli per verificare il rispetto, o meno, delle norme fissate dalla concessione. Quale tipo di arredo è stato convenuto fosse utilizzato oppure nessun limite alla fantasia, compreso l'utilizzo di baracche e servizi igienici chimici a vista, o altre quisquilie del genere? Si può ritenere che sia valido, oppure non applicabile in questo specifico caso, il regolamento sul pubblico decoro che il centro storico di una città d'arte e architettura, patrimonio Unesco, dovrebbe osservare? È cosa vera oppure no che sono stati fatti esposti in Comune da parte di residenti piuttosto preoccupati per la loro indispensabile quiete notturna messa a dura prova eppure c'è chi afferma che vi sarebbe l'obbligo di far si che la musica non disturbi la quiete degli abitanti la zona e che dovrebbe avere un volume di sottofondo? Leggo sul sito del Comune "per il centro storico vi sono prescrizioni particolari sull'arredo urbano da collocare negli spazi pubblici" e trattandosi di concessione è "obbligatorio" attendere il via della soprintendenza "in presenza di vincoli di tutela ambientale e monumentale determinati in base alle legge dice il regolamento che disciplina l'occupazione del suolo pubblico, con particolare riguardo a quanto previsto dal decreto legislativo 22 gennaio 2004 n.42, il richiedente deve ottenere il necessario preventivo nulla osta della Soprintendenza ai beni architettonici e ambientali" e mi chiedo se questo nulla osta sia stato rilasciato dalla competente soprintendenza e dalla commissione plateatico. Oppure se non sia stato nemmeno richiesto. Potrei insistere con altri interrogativi ma sarei già sufficientemente soddisfatto, indipendentemente dal tipo di risposte, se queste rappresentassero la verità. Perché, se così fosse, darebbero la possibilità di formulare una opinione corretta cosa non certamente possibile con l'esaltazione degli ideologismi.

Leggi tutti gli articoli su: Unesco, Claudio Cicero, Raffaele Colombara, spiaggetta

Commenti

Inviato Venerdi 5 Ottobre 2018 alle 20:57

Egregio prof. (questa volta Giulianati, anche Lei politico vicentino di lungo corso), una domanda: ma lei alla ‘Spiaggetta’ c’è mai stato? Perché anche la sua mi sembra una difesa d’ufficio e la posizione ‘prudente’ già espressa da qualche consigliere di maggioranza, lungi dal voler pensare a spaccature o altro (questo personalmente non mi riguarda), è dettata solo dal buon senso che in casi come questo può anche non avere un preciso colore politico.
Da frequentante (per la verità sporadico) della spiaggetta, non ho mai visto situazioni tali da far pensare ad un'area così degradata come la si vorrebbe far apparire, anzi, un'area invece sottratta al degrado. Strutture magari non eclatanti, ma dignitose e poco invasive e comunque sicuramente migliorabili (se ci si crede) nel futuro; ma poi si sa, ognuno è libero di vedere (o non vedere) quello che più gli fa comodo.
Ben vero che nella presente ci ricorda che ‘il vento è cambiato’ e che quindi è nelle prerogative della nuova amministrazione pensare ad un’ipotesi viabilistica. Ben vero che ci potrebbero essere state delle segnalazioni circa l’eccessivo volume e che le stesse potevano e dovevano essere verificate dagli organi competenti (ma le assicuro che in ‘periferia’ si sta molto peggio….), ma è proprio nel corpo della sua lunga disamina che si contraddice più volte quando invoca UNESCO e belle arti a difesa di un’area che prima era un parcheggio e che ora si vuole trasformare in una strada: evidentemente o questi vincoli esistono veramente (ed allora si devono giustamente verificare) ma allora non si capisce come questi non potevano interessare il precedente parcheggio ed ora non possano interessare anche la nuova strada, oppure questi vincoli – vista la posizione - forse non ci sono.
A proposito di UNESCO e Belle Arti, lei dov’era quando si qualche amministrazione fa veniva approvato il progetto del nuovo tribunale?
Inviato Venerdi 5 Ottobre 2018 alle 21:50

peraltro, nessuno ha ancora spiegato a cosa servirebbe quella strada e quanto costerebbe. Solo polemiche.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network