Spending review, Zaia: basta giochini, giustizia occasione persa
Venerdi 6 Luglio 2012 alle 16:00 | 0 commenti
Regione Veneto - «Lo ripeto: siamo in prima fila nel chiedere una disciplina rigorosa ed efficace sui bilanci pubblici. Ciò che presiede le scelte del Governo Monti, invece, è la cecità del taglio lineare, tanto semplice quanto dannosa per le economie virtuose. Anche sulla giustizia il Governo ha usato cesoie che metteranno in ginocchio l'imprenditoria e il tessuto economico sano di una regione come il Veneto. Non stiamo facendo giochini sui piccoli tribunali.
La verità è che siamo in imbarazzo e fuori mercato rispetto alla competitività in materia di giustizia dei nostri grandi partner internazionali: la Baviera, la Carinzia, la Slovenia in prima fila». Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, interviene sui tagli contenuti all'interno del provvedimento sulla spending review. «Non basta tagliare - spiega il Presidente - sedi giudiziarie se non si tiene conto che ci sono Corti d'appello civili che fanno trascorrere 5 anni da una udienza all'altra. Non basta proclamare il risparmio se non si ripensano i carichi di lavoro dei magistrati in funzione dei territori in cui operano. Non basta privare di giudici e di procure i territori se non si mette mano ad una rivoluzione informatica della giustizia. Intanto che si fa scorrere il sangue dei cittadini - continua il Governatore - in settori vitali come la sanità e la giustizia, un qualunque imprenditore che chieda il recupero di un credito o il ristoro di un danno subito, continua ad attendere lustri fino ad avere non più la giustizia, ma la pallida idea di cosa dovrebbe essere il rispetto della legge in un Paese civile. Il Veneto - conclude il Presidente - delle piccole e medie imprese, il Veneto degli artigiani, il Veneto delle partite Iva, il Veneto che lavora per i tanti territori cui continua a distribuire il frutto del proprio sudore ancora una volta viene tradito dal Governo nazionale, ancora una volta disinteressato rispetto alle questioni reali di cui dovrebbe occuparsi».
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