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Smog, Regione: ridurre emissioni del riscaldamento civile

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 20 Gennaio 2016 alle 16:30 | 0 commenti

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Regione Veneto

“L’articolo di Gian Antonio Stella, pubblicato oggi sul Corriere della Sera, fotografa impietosamente una situazione paradossale ma vera: le risorse per ridurre lo smog potrebbero esserci ma le regole della burocrazia statale per ottenerle sono insormontabili per il cittadino comune. C’è una soluzione? O si danno alle Regioni i soldi da gestire o il governo si decida a rivedere, semplificandoli, i meccanismi di assegnazione”. A dirlo è l’assessore all’ambiente della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, reduce da una riunione, ieri a Roma, della Commissione Stato-Regioni su questo tema.

“Il Veneto – sottolinea Bottacin - non ha aderito al protocollo nazionale antinquinamento sottoscritto il 30 dicembre scorso tra Governo, Regioni e Comuni perché non ne condivide i contenuti. L’attenzione è infatti troppo sbilanciata sui trasporti, come se fossero l’unica causa dello smog e delle polveri sottoli. Non è così. I limiti al traffico urbano o addirittura imporre una velocità massima di 30 chilometri all’ora non solo è ridicolo ma anche controproducente, visto che il funzionamento dei motori a scoppio a bassa velocità aumenta le emissioni e quindi l’accumulo degli inquinanti nei bassi strati dell’atmosfera”.

“I dati ci dicono però – prosegue l’assessore veneto – che le emissioni prodotte dai veicoli circolanti e dall’industria sono in calo. Quelle degli impianti termici invece non calano. Ho contestato il protocollo del 30 dicembre, perché le poche risorse messe sul tappeto sono una presa in giro (12 milioni a livello nazionale per incentivare il trasporto pubblico locale) e perché limitato a misure spot che non affrontano i veri nodi strutturali a partire dal riscaldamento civile. I sindaci si rivolgono alle Regioni e le Regioni al governo. Ma anche se ci fossero realmente i 900 milioni per l’efficienza energetica citati nell’articolo di Stella, ottenerli resterebbe comunque un percorso ad ostacoli senza cambiare le regole attuali”.

“Resta il problema della pianura padana – conclude Bottacin - dove si registra la maggiore concentrazione di inquinanti proprio per la sua morfologia. Il ministro Galletti aveva promesso un incontro che le regioni padane per metà gennaio. Finora non c’è stata nessuna convocazione. Gli ho scritto per sollecitarlo e capire se il governo ha veramente intenzione di affrontare il problema in modo serio e in forma organica”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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