Sinistra Ecologia Libertà:sciopero scuola 8-10
Lunedi 20 Settembre 2010 alle 12:54 | 1 commenti
Sinistra Ecologia Libertà aderisce alla manifestazione nazionale indetta per l'8 Ottobre, dalla CGIL e dalla Rete degli Studenti, per protestare contro la riforma Gelmini.
Mentre il Governo Berlusconi finanzia generosamente la scuola privata, compresa quella "padana" aperta dalla moglie di Bossi (800.000 euro in 2 anni), la scuola pubblica viene rottamata e l'Italia è ultima in Europa per le risorse destinate alla formazione ed alla ricerca.
Il Governo vuole farci credere che la riforma Gelmini servirà a garantire il merito ed aumentare la qualità e il sapere.
Quante menzogne e quante falsità .
Come si può pensare che, tagliando i finanziamenti e le risorse (-9,5 miliardi in 3 anni), la scuola migliori?
È un'assurda equazione che, grazie alla propaganda di Governo, viene fatta passare per realtà .
I tagli sistematici porteranno ad avere meno ore di lezione, aumenteranno vertiginosamente il numero di alunni per ogni classe, saranno cancellati i percorsi sperimentali e quelli di sostegno, si taglieranno molte ore di laboratorio, verranno sacrificate molte discipline.
Nelle scuole elementari il tempo pieno diviene così una favola: negato a molti, ridotto al vecchio doposcuola per altri.
Ci sono poi coloro che si nascondono dietro la crisi economica per giustificare questi tagli.
A costoro ricordiamo che il futuro dei nostri figli e delle nuove generazioni vale più dell'acquisto di 131 cacciabombardieri (13 miliardi), del salvataggio Alitalia (3miliardi), dei 4.542 dipendenti di Palazzo Chigi (1miliardo), del non-edificato ponte sullo stretto (8miliardi).
Potremmo continuare parlando anche della colossale evasione fiscale (120miliardi l'anno), delle auto blu, delle Province non abolite, dei maxi-stipendi dei politici.
Un Ministro assennato avrebbe perciò potuto reperire i fondi da questi sprechi, piuttosto che sciacallare su scuola e ricerca.
La riforma Gelmini non è altro perciò che una truffa ed una beffa.
Contro i bambini e contro i ragazzi che impareranno meno e peggio.
Contro gli insegnanti, i meno pagati d'Europa, che, con sempre meno risorse a disposizione, hanno il ruolo fondamentale di preparare e formare i giovani.
Concludiamo dicendo che un'inadeguata preparazione penalizzerà i nostri giovani nel mondo del lavoro e ci obbligherà a vivere in un paese dove persone mediocri come Renzo Bossi ricoprono ruoli dirigenziali.
Non investire oggi nei Giovani e nella Ricerca significa compromettere il futuro del nostro paese, significa avere limitate prospettive di sviluppo e di innovazione tecnologica in ambito industriale, significa avere medici, amministratori, professionisti incompetenti (a nostro rischio e pericolo), significa perdere competitività nella scienza, nella tecnica e nella cultura.
Davide Vittorelli
Sinistra Ecologia Libertà di Vicenza
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