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Sigillato non c'è più. E neanche Scienza

Di Pietro Cotròn Domenica 7 Ottobre 2012 alle 23:16 | 0 commenti

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Sabato abbiamo letto con dolore la punizione inflitta a un collega de Il Giornale di Vicenza. Ecco la storia o, meglio, la nostra ricostruzione. Malefica. Il 3 ottobre, complici prima la distrazione propria (o il subconscio) e, poi, quella dei correttori di bozze (comunisti di sicuro sia quello informatico che quello fisico), un collega de Il Giornale di Vicenza dava del "sigillato" al presidente dell'azionista di controllo, Giuseppe "Sigillato" alias Zigliotto, patron di Confindustria Vicenza.

E associava Scienza, infusa?, al suo interlocutore, il presidente nazionale degli imprenditori, tal Giorgio Scienza, per i comuni mortali Giorgio sì, ma solo ... Squinzi, che da mercoledì 3 ottobre può, però, andare orgoglioso del secondo cognome testè conquistato e per il quale rimarrà noto in codesta città.

Che ha addirittura vissuto, a conferma del suo valore, le gesta confindustriali di Massimo Calearo, il precursore di Zuccato in Assindustria berica e che è noto, soprattutto, per esibire vezzosamente anche lui un secondo cognome, quello di Ciman. Con la "n" (di nullità parlamentare, lui lo ha detto di fare l'onorevole solo per pagarsi il mutuo) a negare, dicono i suoi detrattori, il sostantivo cima, che lui vorrebbe essere ma che non sembra sia stato aprendo anche la strada a Roberto Zuccato, che poi, a sua insaputa?, l'ha spianata al socio smart Giuseppe Zigliotto, l'attuale presidente di Confindustria Vicenza.

Che, proprio per voler essere, apparire?, smart, non deve aver molto gradito (lo raccontano le mura delle sedi del GdV e di Assindustria collegate via telefono quel terribile 3 ottobre) sentirsi apostrofare per iscritto, sia pure per errore (?), come Sigillato, quando c'è già chi sostiene (noi tra questi) che lo sia veramente dall'unica Z che conta a Vicenza.

Quella di Gianni Zonin, presidente della Popolare di Vicenza, la banca nel cui Cda siede dal 2003 questo Bepi Zigliotto che da lui, la Z che più Z non si può a Vicenza (ci scusino altri portatori (sani?) di Z, come il past senatore Zoso e il past president Zuccato), e non dal collega del GdV, siamo seri, ha ricevuto il "sigillo" per andare a presiedere gli imprenditori vicentini. Che dopo aver perso milioni di euro dati ad Amenduni e a Ingui purchè uscissero dall'agognato GdV, ora si apprestano a cedere ufficialmente anche la metà del nome della loro sede, palazzo Zonin Longare, ci suggeriscono così i soliti bene informati il nuovo nome del fu Bonin Longare.

E a informarsi bene di che pasta è la seconda Z di Vicenza, ecco la fine della storia che preannunciavamo all'inizio, è stato mandato (per punizione e per opportuna contrizione?) dal direttore del suo giornale (suo, nel senso di Zigliotto, Zonin ...) proprio il collega gaffeur che sabato sul Gdv scriveva all'inizio della sua intervista al presidente: «"Il decreto Sviluppo-bis contiene misure che, finalmente, puntano l´obiettivo grosso: la crescita...". Inizia così il commento del presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto ...». Giuseppe Zigliotto, non Sigillato, all'inizio e in seguito.

Tutto bene quel che finisce bene, direte. Certo, ora che il direttore ha fatto fare una modifica al programma di video scrittura che automaticamente cancella l'aggettivo "sigillato" (e i suoi sinonimi).

Ma che dire della Scienza? Anche quella non c'è più se per Zigliotto, ripetiamo quanto il collega questa volta è stato ben attento a virgolettare, «il decreto Sviluppo-bis contiene misure che, finalmente, puntano l´obiettivo grosso: la crescita».

Per conto degli imprenditori associati, che continuano a licenziare e a chiudere, lo ha detto lui, la seconda Z berica, con la stessa competente nonchalance con cui la prima Z commenta così il rating BB+ della sua banca: «i nostri dati sono ottimi».

La scuola è la stessa.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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