Si rinnova l'intesa tra la Fondazione Mioni e il Comune di Arcugnano per aiutare gli anziani
Mercoledi 27 Gennaio 2016 alle 11:52 | 0 commenti
È stato firmato questa mattina il protocollo d'intesa tra la fondazione "Maria Teresa Mioni Onlus" e il Comune di Arcugnano per l'esecuzione del progetto "Anziani a Casa". Il progetto, iniziato nel novembre 2014, viene riproposto anche per l'anno 2016. Sono due le tipologie di servizi fornite agli anziani: la prima, gestita dalla FAI Berica, con l'aiuto dei Servizi Sociali del Comune di Arcugnano, segue undici anziani, parzialmente autosifficienti, occupandosi del riordine domestico e del contrasto alla solitudine.
La seconda, che fa capo alla Duem, fornisce ogni giorno 15 pasti (in vaschette sigillate) che comprendono un primo, un secondo con contorno, frutta, pane e dessert. La ragazza addetta alla consegna ha instaurato, cosa altrettanto importante, un rapporto di amicizia con gli anziani che usufruiscono di questo servizio, per alcuni è gratuito, per altri a pagamento.
La fondazione mette a disposizione, ogni anno, 50.000 €, per sostenere entrambi i progetti. Impegno di cui è riconoscente il sindaco di Arcugnano, Paolo Pellizzari, che ammette la difficoltà che avrebbe il Comune a finanziare l'iniziativa con le sue sole forze. L'assessore Loredana Zanella, che segue da vicino le persone e gli anziani, riporta la soddisfazione e il gradimento non solo di chi viene aiutato, ma anche dei familiari che ricevono, indirettamente, un grande aiuto. "È spesso difficile riuscire ad "entrare" in queste realtà , perché gli anziani in un primo momento non accettano l'aiuto e si sentono sminuiti. È una questione delicata, ma si sono instaurati rapporti non solo di assistenza, anche di amicizia." Anche lei ringrazia sentitamente la Fondazione, perché da loro modo "di fare i fatti, non le parole".
La Fondazione, dal canto suo, si impegna ogni giorno a trasformare il patrimonio immobiliare a reddito. Il presidente Giuseppe Boschetti, notaio, è amareggiato dagli impedimenti che proibiscono di ampliare il raggio d'azione della Fondazione. Un esempio su tutti è quello di un palazzo in via Trieste a Padova, proprietà della famiglia Mioni, che da tre anni è occupamento abusivamente, per lo più da immigrati, e che costa 15.000 € di Imu all'anno che deve pagare la Fondazione. Vani sono stati i tentativi di farsi aiutare dalla Questura, dal sindaco Bitonci di Padova e dalla Procura della Repubblica. "Non riusciamo a liberarlo e a venderlo", spiega Boschetti che aggiunge: "Perché in una situazione analoga il sindaco di Firenze è riuscito a risolvere il problema mentre noi rimaniamo con le mani legate?"
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