Quotidiano | Categorie: Politica, VicenzaPiù, Informazione, Dal settimanale

Serve un Piano del lavoro per i giovani

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 26 Dicembre 2011 alle 15:07 | 0 commenti

ArticleImage

Di Ubaldo Alifuoco, Vicenza Riformista (da VicenzaPiù n. 225)

Alla riforma del sistema pensionistico si deve accompagnare la lotta alla corruzione e alle tangenti

La manovra che il Governo Monti ha presentato al Parlamento è l'ultimo tentativo di evitare che il nostro Paese sprofondi nella drammatica spirale del fallimento dello Stato, con un conseguente impoverimento generalizzato mai visto dal dopoguerra. La prima domanda che gli Italiani debbono porsi non è dunque se il Decreto Monti piace o non piace ma se potrà o non potrà salvare il Paese, invertendo una rotta disastrosa e ricreando le condizioni per la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Nel merito delle scelte, va ricordato che l'abolizione dell'ICI, senza l'indicazione di introiti sostitutivi o di veri tagli alla spesa pubblica e in presenza di un deficit tendenziale pauroso, si presentò come un provvedimento altamente demagogico. La reintroduzione dell'imposta è condivisibile, va però modulata con detrazioni a favore delle famiglie con redditi modesti.
Il blocco dell'indicizzazione delle pensioni, ancorché previsto in via transitoria, era la norma meno digeribile in termini di equità. Mentre la riforma del sistema pensionistico è cosa dovuta e in ritardo di anni. Il sistema crollerebbe senza un aumento dell'età pensionabile correlato agli attuali incrementi delle probabilità di vita. Anche in questo caso, però, vanno trovati concreti correttivi che evitino conseguenze crudeli nei confronti di una minoranza di lavoratori che sono entrati nel mercato in età particolarmente giovane. Nella manovra ci sono poi alcuni interessanti interventi strutturali e per lo stimolo alla crescita, anche se sono solo l'inizio di un percorso che dovrà essere affrontato con concretezza e determinazione nella fase immediatamente successiva a questa dell'emergenza.
Siamo di fronte all'inizio di un processo che finora nessuno ha avuto il coraggio di avviare. La manovra va quindi sostenuta a patto che essa sia solo il primo passo per dare le risposte più urgenti e concrete (anche all'Europa), al quale ne dovranno seguire altri che non potevano essere contenuti in un decreto che ha lo scopo di bloccare un argine che sta per cedere e che rischia di travolgere tutti.
E' sperabile che il Governo Monti possa concludere rapidamente questa prima fase di emergenza nazionale con un supporto responsabile del Parlamento, per poi affrontare i nodi strutturali che hanno bloccato il processo di modernizzazione del paese: riforme costituzionali, costi della politica, efficienza PP.AA., riforma del mercato del lavoro, ecc..
Tra i provvedimenti urgenti, ne vanno almeno annunciati alcuni per combattere delle vere e proprie piaghe del nostro paese. Penso, in primo luogo, ad un "Piano del lavoro" per i giovani che sono usciti dal sistema scolastico e formativo e non riescono a trovare una occupazione. Si tratta di prevedere canali di ingresso, anche con compensi iniziali bassi, che diano la possibilità di acquisire una prima esperienza di lavoro. Bisogna spezzare un circolo vizioso: le aziende cercano giovani con titolo ed esperienza, ma se a questi non si dà la possibilità di entrare nel mercato, l'esperienza non l'avranno mai solo dalla scuola o dall'università. In questa direzione, sono utili le indicazioni recentemente offerte dal Prof. Tito Boeri.
Serve una proposta forte che riduca gli squilibri nei rendimenti e nella produttività delle singole amministrazioni dello Stato, che snellisca le procedure con una diffusione dei cosiddetti "sportelli unici".
Infine, va affrontato con concretezza il grande problema della lotta alla corruzione ed alle tangenti. Penso, ad esempio, che si debba specializzare una task force fatta di magistrati e inquirenti per stroncare un processo che si è diffuso come una metastasi e che blocca ogni possibilità di rinascita del nostro paese.
In conclusione, la correzione dei conti pubblici è la premessa per un nuovo sviluppo. Con essa può nascere una nuova grande stagione di riforme e di equità. Senza di essa nessuna equità è possibile.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network