Serva Italia, non paese ma bordello
Lunedi 25 Aprile 2011 alle 09:39 | 0 commenti
Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 212 in distribuzione e scaricabile in pdf
Il coraggio di un popolo di Renato Ellero
Voglio innanzitutto esprimere un cavalleresco segno di stima nei confronti della pm milanese Ilda Bocassini. Non voglio entrare nel merito del "processo Ruby", nè intendo modificare le mie idee critiche su alcune valutazioni giuridiche del passato da parte della stessa Boccassini, ma in un Paese di uomini evirati non posso che manifestare un segno di rispetto verso chi dimostra di avere la schiena dritta.
Non altrettanto si può dire dei rappresentanti, sotto varie sigle, dell'opposizione. Va premesso che al di là di affermazioni deliranti (o meglio ben precisamente miranti) tutta l'impostazione di questo governo è diretta a strutturare un cosiddetto golpe strisciante. Ogni mossa di questa gente è un tentativo eversivo nei confronti di questa Costituzione e dei princìpi democratici che la reggono. Mi riferisco ai princìpi, perchè è ovvio che alcune previsioni costituzionali mi trovano critico ormai da decenni. Ma mai critico sui princìpi; che non debbano in nessun modo essere piduisticamente offesi. Silvio Berlusconi è quello che è. E non possiamo chiedere al Sommo Iddio l'impossibile. Il Cavaliere rispettava Craxi perchè, al di là dei noti e gravi problemi con la giustizia, Bettino era un personaggio che se il Silvio avesse alzato la cresta lo avrebbe preso a calci sul sedere. Provare per credere...
Ma in realtà il vero problema è rappresentato dalle opposizioni ed in particolare modo dal Pd, visto che da solo riscuote più voti di tutte le altre sigle messe assieme. É vero che, manzonianamente, il coraggio uno non se lo può dare, ma, Luigi Facta docet, abbiano questi politicucci da pollaio uno scatto di coraggio. Uno, uno solo, ma almeno uno. Si dimettano tutti ponendo in tal modo il Capo dello Stato nella coartata necessità di sciogliere le Camere. Le masturbazioni mentali alla D'Alema servono solo a quella orda che agisce di mazza per spazzolare le finanze del Paese e con queste ogni senso etico dell'uomo e della società . Se non fossero attaccati al concetto di poltrona in sè, questi signori, cancellando davanti al mondo intero ed alla Costituzione una opposizione che è ormai solo di facciata, costringerebbero tutti ad assumersi delle responsabilità . Ma tant'è... I sindacati amoreggiano con i padroni, i giovani alla Renzi si innamorano di una parola (rottamatori) e si dedicano ad infinite masturbazioni nella parte, dimostrando purtroppo di essere palloncini pieni d'aria e nulla più; gli oppositori belano chiedendo scusa se sono critici col governo e se usano una parola di troppo; invece di usare gli scarponi da sci e (lo dico fisicamente) per disossare i glutei dei governanti. I magistrati in giro per l'Italia sono troppo votati ad evitare «conflitti con i politici», il che significa che se il politico ruba entrano in stand by. Ebbene da tempo ormai immemorabile io non ho alcuna fiducia nel popolo italiano; non ha attributi, segue sempre qualcuno e mai si fa seguire; è sempre pronto a passare col vincitore ma, tanta moltitudine non si può mai prevedere cosa potrà pensare e fare alla fine. Pensate solo che se i «lavoratori» dovessero accorgersi che i sindacati sono serviti solo ai «padroni» e che per anni loro hanno dovuto solo stringere la cinghia (e i sindacalisti?) e vedrete questo Paese esplodere. Allora penso proprio che molti si troverebbero a piangere vedendo, tra l'altro, sparire i lauti e disonesti guadagni di tanti anni di lecchismo e disonestà . Per quanto poi riguarda la Chiesa ascolto con attenzione le condanne di Tettamanzi, ma resto con un acuto senso di disagio e di pesante fastidio davanti alle parole dei presuli, soprattutto quelli vicino a Comunione e Liberazione, che predicano il moderato silenzio nei confronti dei governanti. Che Dio ce ne scampi da questi, anzi ce ne liberi il prima possibile. Mi permetterei anche di dare un suggerimento al Cardinale Segretario di Stato Vaticano ricordandogli che come radiocronista genovese valeva assai di più di quanto si manifesti come pastore di anime. Più che alle omelie ed alle entrate da parte del governo tutti costoro leggano di più il Vangelo e diano la prova di credere a quanto vi è scritto.
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