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Domenica 15 Gennaio 2012 alle 11:20 | 0 commenti
L'ex consigliere comunale vicentino Franca Equizi chiede lumi sul caso delle consulenze fantasma a palazzo Trissino e invita il procuratore reggente a vagliare l'operato anche «di suo figlio Massimo». Ma la "sceriffa" vuole spiegazioni anche sul caso Valdastico Sud
Per il caso dei consulenti fantasmi Franca Equizi invia un esposto a palazzo Negri e chiede al procuratore pro tempore Paolo Pecori, di vagliare l'operato della giunta, compreso quello del figlio Massimo, assessore agli affari legali al comune di Vicenza.
Per vero l'esposto non è recentissimo perché è stato inviato a Santa Corona il 28 dicembre 2011 sebbene la novità sia emersa ieri grazie ad un comunicato diramato dalla stessa Equizi, la quale non nasconde la sua vis polemica. La questione è di fatto arcinota e riguarda l'obbligo per le amministrazioni pubbliche di rendere noti sui rispettivi portali, gli elenchi dei consulenti, con le ragioni degli incarichi e i rispettivi emolumenti: articolo 34 comma secondo del decreto legge 223 del 4 luglio 2006 (lasberla.net del 22 dicembre 2010). In questo contesto Equizi, considerando negativamente l'operato dell'amministrazione comunale berica chiede alla magistratura di valutare l'operato degli uffici e della giunta, nella quale appunto figura Massimo Pecori (Udc), figlio del procuratore reggente Paolo (a breve è atteso comunque l'arrivo del procuratore capo Antonino Cappelleri, recentemente nominato dal Csm).
In forza di questa circostanza Equizi usa l'ironia e nella sua nota scrive: «I ben pensanti a Vicenza dicono che non esiste conflitto di interessi: pertanto il procuratore reggente può convocare il figlio Massimo a Santa Corona, dai carabinieri, in questura, magari anche nel tinello di casa o in salotto. L'importante è che la verità trionfi».
Ma l'estensore del dispaccio allarga anche lo sguardo alla politica locale e se la prende col primo cittadino: «Durante la campagna elettorale per le amministrative Achille Variati, poi divenuto sindaco democratico della città , promise mari e monti sul piano della trasparenza e della coerenza. Chi non ricorda i riferimenti alle rondinelle e all'aria nuova e pulita che con lui capo dell'esecutivo sarebbero giunte in città . A quasi quattro anni da quei giorni Variati ha mostrato il suo vero volto. Ha accolto in giunta gli ex avversari e lavora più o meno sotto banco col gruppo di potere che nel Pdl fa capo a Lia Sartori. Della trasparenza non c'è traccia».
Equizi, che per due consiliature dal 1998 al 2008 ha seduto sui banchi di palazzo Trissino, prima col Carroccio, poi militando in una civica (ma sempre col soprannome di "sceriffa") fa anche sapere che sempre il 28 dicembre 2011 ha inviato un secondo esposto. Stavolta in prefettura e in provincia. In quel testo si chiedono lumi dopo le recenti notizie relative al presunto inquinamento sotto i cantieri della Valdastico Sud, opera in capo alla società autostradale "Serenissima": «Provincia e comune sono soci importanti in A4. Però dai consiglieri di palazzo Nievo e di Palazzo Trissino non si è udita alcuna richiesta di chiarimenti». E la nota si chiude con un'ultima puntura velenosa: «Auguro a tutti un omertoso 2012».
Da VicenzaPiù n. 226
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