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«Se piangi se ridi, io sono con te .... perche' sono parte di te. ricorda sempre, quel che tu fai .. sopra il mio volto, lo rivedrai», così cantava Bobby Solo. Ma quando non si parla di amore o, peggio, quando sono in ballo la politica e tutte le sue variegate diramazioni spesso di ride con l'amico vincitore, ma ancora più spesso non si piange con lui. Questa osservazione non ha relazioni dirette con la foto "rubata" oggi fuori dalla Meneghina, che confina proprio col desolato ex quartier generale di Manuela Dal Lago.

Ma non mostrano evidente costernazione i volti distesi che vi si intravedono di due desaparecidos della difficile campagna del centro destra targato Dal Lago. Giorgio Conte ed Enrico Hüllweck, ex vice ed ex sindaco del primo mandato della giunta con a capo il pediatra berico in quella che ora appare un'era fa, fanno pendant con quello sempre sbarazzino di Arrigo Abalti, che pure in questi due mesi è stato delegato da Sergio Berlato a fare da fido scudiero di Manuela Dal Lago nelle infide acque del capoluogo, dimostratosi ostico a chi aveva regnato in Provincia.

Sorridono per dimenticare la sconfitta? Per non mostrarsi sconfitti al fiero Achille? O per specchiarsi nella trionfante frase pronunciata, riferendosi al presunto sgambetto leghista del 2008 a Lia Sartori, da Giancarlo Galan alla notizia della débâcle di Dal Lago che, tra l'altro ha lasciato campo libero al sempre più che sussurrato feeling "scoppiato" a elezioni concluse tra la sua Lia e il bi-tri sindaco Variati?

«Vicenza, abbiamo ricambiato il Carroccio» ha, infatti, detto uno dei principali strateghi berlusconiani, mentre cantava così: «Se piangi se ridi, io non sono con te».

E poi si meravigliano se qualcuno, pochi per carità ..., solo il 37% degli aventi diritto, non è andato a votare...