Sciopero e incontro del fronte unito di resistenza anticapitalista a Vicenza
Giovedi 23 Ottobre 2014 alle 18:41 | 0 commenti
Venerdì 24 ottobre ci sarà lo sciopero generale nazionale indetto dall’Usb con altri sindacati conflittuali di base (Orsa, Unicobas), e a Vicenza la manifestazione partirà alle 8.30 da via Formenton, Casa di riposo S. Camillo “dove è in corso la lotta per il ripristino delle condizioni di lavoro e della qualità dei serviziâ€.
E intanto a Vicenza stanno preparando un incontro per sabato 22 novembre su “Lavorare tutti, lavorare meno e meglio, lavorare per vivere, non morire per il lavoro: le fabbriche assassine, i processi, le lotteâ€.
Di seguito l'appello ai lavoratori.
Il quadro sociale, politico ed economico in cui ci troviamo è drammaticamente segnato dal precipitare della condizione materiale per milioni di lavoratori, lavoratrici, pensionati e giovani (...) Il crollo di salari e pensioni, la precarietà come condizione generale, la crescente disoccupazione, l'aumento della fatica e dei rischi per chi lavora sono dati evidenti.
In Italia il Governo Renzi, approfittando sia del largo consenso bipartisan  in parlamento, sia del crollo di fiducia nei sindacati confederali - che col c. d. â€testo unico†sulla rappresentanza tentano di imporre il loro monopolio sulle trattative al prezzo di vergognosi compromessi a danno dei lavoratori -, sta realizzando in pieno, meglio di Monti e Letta, tutte le misure di austerità  imposte dalla troika Europea (BCE –Fondo monetario –Commissione Europea), mentre si vanta dicontrattarle come presidente di turno (per sei mesi) del consiglio dei ministri della UE. E intanto si dichiara entusiasta del TTIP (partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti) che fra UE e USA “potrebbe creare centinaia di migliaia di posti di lavoro†- naturalmente esposti ai capricci dei “Mercatiâ€, sempre più precari, sottopagati e sfruttati, come è previsto dal “Jobs Act†(la nuova legge sul lavoro che dovrebbe “favorire gli investimenti†nel nostro Paese). Ma questo Renzi non lo dice.
E quando si dice guerra globale basta osservare il tragico scontro in atto fra i diversi “blocchi†imperialisti nel Medio (e Vicino) Oriente e nell’Est Europeo: scontro economico (in particolare per la gestione delle fonti energetiche fossili, petrolio e gas), politico/sociale (per l’egemonia sui gruppi di potere nei “Paesi di frontieraâ€) e militare (con l’uso di milizie locali, di volta in volta definite “alleate†o “terroriste†a seconda delle convenienze, e di armamenti sempre più micidiali, fino alla minaccia nucleare).
Dunque, si può (anzi si deve) discutere sui tempi, sui modi e sull’efficacia di questa e di altre iniziative di mobilitazione, sulle forme organizzative, sulla praticabilità degli obiettivi, sulla credibilità di chi li propone, ecc.. Ma non sulla necessità e l’urgenza di PASSARE ALL’AZIONE per far maturare NELLE ESPERIENZE DI LOTTA la COSCIENZA DI CLASSE, cioè la consapevolezza che LA FORZA LAVORO ORGANIZZATA è la risorsa economica fondamentale, perché è la sola capace di produrre la RICCHEZZA REALE NECESSARIA ALLO SVILUPPO SANO ED EQUILIBRATO DELLA SOCIETÀ.Â
- COMBATTERE contro l’arretramento dei diritti, la sospensione delle tutele, l’abolizione “di fatto†dello statuto dei lavoratori e dei contratti collettivi, il “sequestro†arbitrario della rappresentanza, la sterilizzazione degli ammortizzatori sociali, le esternalizzazioni diffuse nei servizi collettivi.Â
-Â RICOMPORREÂ la frammentazione delle forze con iniziative unitarie capaci di maggior efficacia.
- COLMARE il vuoto politico che esiste in italia e costruire un’adeguata risposta di classe.Accedi per inserire un commento
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