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Sciopero dei bancari, Xausa (Fabi): vanno smontati privilegi dei banchieri

Di Emma Reda Venerdi 30 Gennaio 2015 alle 16:31 | 0 commenti

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Giuliano Xausa, Segretario Nazionale Fabi, il sindacato maggiormente rappresentativo nel settore del credito racconta la giornata di sciopero del 30 gennaio dei bancari veneti

Oltre un migliaio di bancari Veneti sono scesi in piazza oggi a Ravenna, dove si è tenuta una delle quattro manifestazioni organizzate in tutta Italia, per rivendicare il diritto di un Contratto nazionale. Contratto improvvidamente disdettato da ABI. Mentre i dati dello sciopero evidenziano un’adesione della quasi totalità dei lavoratori. 

Siamo stati costretti a scendere in piazza non per avere dei privilegi, casomai per dichiarare con forza che vanno smontati quelli dei banchieri, ma per avere un Contratto che garantisca e tuteli l'Occupazione, che mantenga il potere d'acquisto delle retribuzioni, che privilegi l'area contrattuale e la formazione, e che sostenga un nuovo modello di banca più vicino alle famiglie e alle piccole imprese.

Secondo il sindacato, ABI, da parte sua, rifiuta il dialogo e mira a promuovere contratti aziendali che creerebbero bancari di serie A e bancari di serie B, sempre più legati a politiche di reddito e lontani dalle esigenze della clientela.

Diciamo No alla destrutturazione del Contratto Nazionale. Abbiamo anche lanciato un appello come Segreterie Nazionali al Presidente Renzi e ai presidenti di ABI e Federcasse perché vengano riviste al più presto le inaccettabili pregiudiziali di controparte che impediscono il negoziato.

Solo pensare di affrontare eventuali problematiche legate al recentissimo decreto sulle Banche Popolari delle quali ben tre su dieci hanno sede nel Veneto, problematiche legate a probabile sovracapacità produttiva, mobilità o integrazione tra banche, senza un Contratto Nazionale sarebbe pura follia.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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