Commissariamento in vista per Comune di Sandrigo dopo dimissioni di 9 consiglieri su 16
Lunedi 21 Novembre 2011 alle 21:52 | 0 commenti
E' appena giunta notizia che 9 consiglieri comunali di Sandrigo si sono dimessi. Ecco il comunicato dei Consiglieri dimissionari: Giuseppe Dal Lago, Francesco Rossato, Francesca Faresin( Lista Uniti per Costruire), Consigliere indipendente Fabio Scalco, Giuliano Stivan, Roberto Ciambetti, Ennio Bonollo (Lista Lega Nord - Gruppo della Libertà ), Davide Cadore, Giovanni Rigoni (Lista L'Alba)
Le dimissioni che oggi abbiamo protocollato agli atti del comune e che hanno comportato lo scioglimento del Consiglio Comunale eletto nelle ultime amministrative del 2009 rappresentano una scelta politica drastica, maturata in un travagliato percorso di confronto in seno all'Amministrazione comunale.
Rileviamo che il sistema elettorale vigente garantisce al Sindaco eletto una larga maggioranza, 11 contro 5, che trova giustificazione nel voler impedire lo stallo decisionale del Consiglio.
Se in due anni e mezzo di amministrazione la maggioranza che ha sostenuto il sindaco si è ridotta al punto di mettere in minoranza il Sindaco, la responsabilità è certamente in primo luogo del Sindaco e di un modo di amministrare il paese che ha generato un malcontento serpeggiante all'interno dell'assemblea consiliare.
Si sono ripetutamente cercate occasioni di confronto, su argomenti oggetto di deliberazione da parte del consiglio, per garantire il voto favorevole anche delle minoranze su questioni ritenute di primario interesse per la cittadinanza.
Il clima politico ha visto negli ultimi mesi un irrigidimento progressivo del Sindaco di fronte alle richieste di condivisione avanzate dai 9 consiglieri dimissionari con riguardo al Piano degli Interventi.
La richiesta di un confronto aperto, da svolgersi in sede di commissioni consiliari, previste dal vigente statuto comunale, è stata espressamente rifiutata, ignorando così il tentativo di moderare il tono del confronto politico, divenuto sterile per il rifiuto del Sindaco.
I numerosi errori tecnici e le scelte politicamente inaccettabili contenute nel Piano Interventi sono divenute così un elemento di stallo decisionale di fronte ala quale il rifiuto del confronto ci ha portato a compiere una scelta drastica e sofferta che abbiamo scelto di condividere per il bene di Sandrigo.
Riteniamo in buona coscienza di aver operato nell'interesse del paese, considerando - alle condizioni attuali- il commissariamento del Comune un male minore rispetto all'incapacità del Sindaco di trovare una forma di dialogo politico necessaria a governare il paese.
Consideriamo di presentare a breve, in sede di assemblea pubblica, tutti i dettagli tecnici che hanno comportato in primo luogo il ritiro del Piano Interventi dalla votazione dell'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 26 Ottobre scorso, e in seconda battuta le dimissioni della maggioranza dei consiglieri per l'ostinato rifiuto di aprire un dialogo con il consiglio comunale.
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