Sbrollini: welfare è una priorità del Pd
Mercoledi 7 Novembre 2012 alle 15:23 | 1 commenti
On.Daniela Sbrollini, Pd - «Le preoccupazioni degli esodati e dei precari sono anche le nostre» dichiara la deputata del Pd Daniela Sbrollini, che continua - Quel che è certo è che non entreremo mai nella contrapposizione tra esodati e precari. Entrambi vanno salvati, ed è indispensabile trovare quanto prima le risorse. Noi democratici insistiamo perché la copertura finanziaria arrivi da ciò che si recupera dall'evasione fiscale e dalla corruzione, e rilanciamo l'idea del prelievo del 3% sui redditi maggiori di 150 mila euro».
«Ci stiamo impegnando per stravolgere l'impostazione della legge di stabilità , che dovrebbe arrivare alla Camera a metà novembre - afferma Sbrollini - Lo scopo è quello di salvare tutti gli emendamenti riguardanti la tutela del welfare, tema cardine del nostro operato. Nei giorni scorsi abbiamo ottenuto alcuni risultati positivi, tra cui il ritiro dell'emendamento che prevedeva l'aumento delle ore di lavoro per i docenti, il reperimento dei fondi per i malati di Sla e il blocco dei tagli sulle indennità di accompagnamento. Tuttavia, il lavoro da fare è ancora molto. A fronte di una crisi economica grave e di un tasso di disoccupazione altissimo, elementi che stanno mettendo in ginocchio tante famiglie italiane, non possiamo non mettere al centro il welfare. Questa è il nostro imperativo sul fronte nazionale e chiediamo che lo sia anche per le regioni, le quali non si possono sottrarre dall'affrontare certi temi con la massima priorità . Ho avuto modo di leggere sul Giornale di Vicenza il grido di dolore di Claudia Pepe, insegnante precaria, alla quale non posso che dare ragione. Mi schiero al suo fianco e a quello dei tanti italiani nella sua stessa situazione di ingiusta precarietà . Il Pd conosce bene la loro realtà : stiamo lavorando sodo su questi temi che riteniamo essere delle vere emergenze».
L'onorevole conclude ritornando su un tema a lei caro: «Nella mia Commissione Affari Sociali, abbiamo chiesto ieri sera al governo di ritirare il decreto sulle tabelle per l'invalidità civile. La tutela della salute degli invalidi uscirebbe molto danneggiata da questo decreto che restringe l'elenco delle patologie invalidanti. Ad esempio, una malattia come l'autismo non verrebbe più riconosciuta. Non solo chiediamo di non restringere i riconoscimenti, ma chiediamo di allargare la tabella avviando un confronto con le associazioni per arrivare a un documento più efficace e completo. Forse non sarà immediato il reperimento della copertura finanziaria per tutte queste patologie, ma il punto di partenza è sicuramente il loro riconoscimento, riferimento per la conseguente ricerca di risorse».
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