Sanità veneta, l'on. Daniela Sbrollini: "ennesima brutta figura l'arretramento dal quinto al sesto posto"
Giovedi 7 Dicembre 2017 alle 16:05 | 3 commenti
Sul declassamento della sanità veneta interviene la deputata del Partito Democratico Daniela Sbrollini, vicepresidente XII Commissione Affari Sociali e Sanità , con la nota che pubblichiamo: "Ennesima brutta figura per la sanità veneta, che arretra dal quinto al sesto posto nella graduatoria tra le altre regioni italiane. Con questo declassamento il Veneto esce dal gruppo delle Regioni che detteranno le linee per la suddivisione del Fondo sanitario nazionale del 2018, ciò significa concretamente che d'ora in poi il Veneto dovrà adeguarsi agli standard decisi dalle altre regioni più virtuose e con i migliori risultati."
"Perdiamo continuamente posti - evidenzia l'esponente dem - per le scelte poco lungimiranti e scarsa attenzione alle necessità reali del territorio anche nell'ottica dell'evoluzione demografica e delle necessità delle famiglie. Per ripianare il debito in sanità si è tagliato troppo sul sociale e non si sono fatti investimenti sul presente e nel futuro per la qualità della vita e per la qualità dell'assistenza nei confronti dei più fragili."
"La Giunta regionale - prosegue la nota - prova goffamente in queste ore a recriminare sulle scelte metodologiche e le modalità di calcolo della classifica, ma la realtà dei fatti è diversa: sono migliaia i posti letto che mancano, si allungano le liste d'attesa e troppi anziani non autosufficienti sono lasciati in carico alle famiglie, mettendo in difficoltà il futuro di tante generazioni."
"Il Veneto - tuona Sbrollini - ha scelto di concentrare tutti gli sforzi organizzativi e manageriali per il passaggio alla cd. "azienda zero", senza contemporaneamente dare concretezza ad investimenti come la medicina di gruppo, l'assistenza territoriale e domiciliare. Inoltre il personale socio sanitario continua ad essere numericamente insufficiente per le esigenze dei cittadini. Ciò non significa che va tutto male, è vero che c'è un avanzamento positivo sulla qualità dell'applicazione dei LEA, recentemente aggiornati dal Parlamento, ma che può essere sicuramente fatto meglio. Il Veneto deve avere l'ambizione di essere costantemente tra le regioni migliori non solo per quanto riguarda l'equilibrio finanziario del settore, ma anche nell'erogazione dei servizi pubblici perché la sanità non è semplicemente una spesa ma è un' investimento fondamentale per tutti i cittadini."
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.