Dg Ulss 9 Gallo "minimizza" rischio ebola e Zaia lo silura, Moretti: medicina non è politica
Domenica 16 Novembre 2014 alle 19:14 | 2 commenti
Noi che l'abbiamo umilmente esortata a darci qualche motivo per preferire a Luca Zaia lei che non ci sembra del Pd, quello con le più sane origini negli uomini ex Dc ed ex Pci da cui nasce, per la sua ben nota spregiudicatezza carrieristica e, soprattutto, per un modus operandi ben diverso dalle sue spesso frivole affermazioni, stavolta non possiamo che essere d'accordo con Alessandra Moretti, in gara per le primarie con Simonetta Rubinato ma ad oggi la più papabile ad essere l'anti Luca Zaia alle prossime regionali.
Se, come scrive La Tribuna di Treviso, «Zaia "licenzia" il primario che lo aveva smentito su ebola», l'europarlamentare del PD renziano, ex parlamentare bersaniana ed ex vicesindaco di Vicenza, fa bene a chiederne ragione all'attuale governatore nella nota che di seguito pubblichiamo.
"Se c'è un "caso Gallo" e cioè se un dottore, in questo caso un primario di lunga esperienza, non può esprimersi liberamente sulla materia di sua competenza ma deve rendere conto di affermazioni di carattere scientifico alla politica, allora la sanità veneta non gode davvero di buona salute. Chiedo al governatore Zaia di chiarire al più presto questa vicenda non portandoci a pensare che la sua amministrazione si sia spinta sino al punto di speculare sulla salute dei cittadini" così la candidata alle primarie del Pd del 30 novembre per le regionali 2015 Alessandra Moretti commenta i fatti di cronaca riportati dalla stampa a proposito dell'esonero del dg della Ulss 9, dott. Giovanni Gallo.
"L'idea che un medico resti vittima di scelte politiche per aver contestato scientificamente le parole del governatore sul caso Ebola sarebbe tremenda e, se confermata, dovrebbe spingere i cittadini veneti ad allontanare Zaia dalla Regione. Occorre un chiarimento immediato su una vicenda inquietante che rivelerebbe una oscura commistione tra politica e sanità , così come sostenuto anche nel documento dei medici di base "Ora basta" che denunciano l'atteggiamento autoritario e intimidatorio della politica nei riguardi della professione medica. Se vi fosse un caso Gallo e oltretutto se non fosse isolato, cosa che il Pd si impegna a verificare viste e considerate anche le accuse dei medici di base, il quadro sarebbe così grave da ritenere che Zaia abbia governato la sanità veneta rispondendo alla sola logica della spartizione di potere per fedeltà politica e non per meriti professionali" conclude Moretti.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.