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Sanità e sociale, Moretti: medici lasciati soli, 100 nuovi specializzandi in più ogni anno

Di Citizen Writers Domenica 10 Maggio 2015 alle 21:20 | 1 commenti

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Alessandra Moretti, candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Veneto

Nel programma della coalizione di centrosinistra su sanità e sociale tra i temi c'è anche quello dei seimila medici specializzandi che hanno una copertura contrattuale per il periodo del loro apprendistato nei reparti degli ospedali italiani, grazie all’impegno del Governo. Una buona notizia anche per le centinaia di nuove leve in camice bianco che si affacciano a questo delicatissimo servizio per la comunità.

La sanità veneta ha vissuto anni di grandi sacrifici a causa di una incapacità di programmazione, un uso distorto dei project financing delle amministrazioni Galan-Zaia-Chisso. Se molte specialità sono rimaste di livello internazionale lo si deve soprattutto ai tanti medici e operatori del mondo sanitario che hanno tenuta alta la bandiera della buona medicina. Sono stati lasciati soli, anzi hanno tenuto la posizione, nonostante la mala politica che pensava solo al potere ed a crescere comitati d'affari. Chi dopo gli scandali che hanno coinvolto il mondo della finanza di progetto degli ospedali costruiti negli ultimi dieci anni ha il coraggio di attribuirsi medici, cerca di rubare consenso dopo che i suoi alleati hanno rubato milioni di euro e posti per primari amici. Noi volteremo pagina rispetto alla gestione del passato, snellendo l’impianto burocratico, e nel caso, operando una revisione profonda dei contratti in essere a tutti i livelli, per immettere nuove risorse nel sistema sanitario regionale che sta vivendo un delicato passaggio generazionale. Una nuova generazione di medici si affaccerà alla professione immettendo nel sistema energie fresche e nuove conoscenze grazie all’impegno del Governo con cui faremo sistema per moltiplicare nei nostri ospedali l’impulso che viene dalle seimila borse per la formazione specialistica in Medicina in vista del prossimo Concorso nazionale.  Un grande risultato che è frutto del lavoro del Presidente Renzi, del Ministro Giannini e del Sottosegretario Faraone. Un lavoro di squadra che ha visto protagonisti gli esponenti di tutto il Partito Democratico. E che avrà ricadute anche per la sanità veneta, stremata dal blocco del turn over in molti reparti ospedalieri e nelle cliniche universitarie.
Rispetto ai cinquemila contratti già esistenti a livello nazionale il Ministro Giannini e il sottosegretario Faraone hanno deciso di fare un investimento straordinario di quasi 1000 borse in più per poter dare un futuro meno incerto ai nostri medici, diminuendo il divario tra neo-laureati e contratti di formazione specialistica. E’ decisivo dare nuove opportunità anche per i ragazzi che si sono laureati o che si laureeranno a breve. E per dare nuove possibilità di crescita alla scuola medica veneta saranno raddoppiate da 50 a 100 le le borse di studio regionali per le scuole di specialità in Veneto, entro la fine del mandato dell’amministrazione che guideremo: passeremo da 50 a 70 borse regionali già da quest’anno, perchè il diritto alla salute dei nostri concittadini non può aspettare i tempi della burocrazia ne essere assoggettato alla bulimia di poltrone dei dirigenti sanitari: ridurremo da oltre 20 a otto le unità sanitarie locali perchè vogliamo mettere a dieta la parte organizzativa della sanità attraverso le leve della riorganizzazione su base provinciale e le innovazioni rese possibili dalle nuove tecnologie, per liberare risorse da portare in nuovi ospedali, nuovi macchinari diagnostici e più medicina di prossimità.

 

Di seguito la nota del Comitato Moretti Presidente sulla presentazione del programma:

Unità sanitarie locali che passano da 21 a 8 e con le risorse risparmiate un finanziamento massiccio per 330 gruppi di medicina integrata e più fondi per sostenere chi ha un familiare disabile a carico. Sono i cardini delle proposte su sanità e sociale illustrate oggi dal candidato del centrosinistra Alessandra Moretti alla presidenza della regione Veneto.
Proposte che nascono da numerosi incontri con medici e tecnici del settore oltre che dal tour che oggi porta Alessandra Moretti a tagliare il traguardo dei 540 comuni visitati.
“Coinvolgerò nella riorganizzazione del servizio sanitario locale medici e professionisti - ha spiegato Alessandra Moretti - finora gli operatori del mondo della sanità e del sociale sono stati totalmente esclusi da una politica dirigistica che ha calato dall’alto le decisioni senza consultare nessuno, se non i soliti noti. Noi riporteremo la sanità in mani sicure e competenti”.
I 330 gruppi di medicina integrata avranno il ruolo di avvicinare medici e cure al cittadino al di fuori della sfera di influenza degli ospedali, con il risultato atteso di ridurre gli accessi al pronto soccorso e le liste d’attesa, “vera patologia della sanità veneta - ha aggiunto Alessandra Moretti - Servizi sanitari di qualità significano servizi al territorio. Una svolta che può fare la differenza in termini di qualità della vita, specie in territori che rischiano anche per questo motivo lo spopolamento”.
Annunciata inoltre l’assunzione di 3000 medici e professionisti sanitari.
“Da troppo tempo il turn over bloccato penalizza in particolare le lavoratrici donne - ha spiegato Alessandra Moretti - miglioreremo così i tempi delle liste d’attesa, ora molto lunghi . Andremo incontro alle esigenze delle infermiere e del personale femminile. Daremo una risposta a quei tecnici e quegli infermieri che non hanno trovato posto negli ospedali veneti e sono andati all’estero, dove sono molto apprezzati. Dal Governo si possono ottenere importanti deroghe in questo senso”.
Ultimo punto relativo alla sanità la cancellazione del doppio ticket sulle ricette di analisi del sangue.  “Molte famiglie scelgono di non curarsi o di rivolgersi al privato. Il ticket che abbiamo è doppio, perché paghiamo anche quello regionale ed è il più alto d’Italia”. 
Sono in arrivo da parte della Regione, nel caso di elezione di Alessandra Moretti anche 100 borse per le scuole di specializzazione, settanta già il prossimo anno.
Sul piano del sociale due le iniziative che pongono fine a discriminazioni rispetto a donne e coppie di fatto: l’introduzione del fiduciario sanitario da nominare per l’accesso a cartelle cliniche ed informazioni mediche e l’affiancamento di un “angelo custode” alle persone in difficoltà che necessitano un monitoraggio non solo clinico, ma anche di aiuto per l’espletamento di pratiche burocratiche.
Verso i familiari di persone con gravi disabilità, “in maggior parte dei casi donne alle prese ad esempio con le malattie croniche gravi di anziani parenti - ha ricordato Alessandra Moretti - integreremo con oltre 50 milioni in più per il fondo per la non auto sufficienza. Il Governo Renzi lo ha già fatto destinando 600 milioni di euro in più a livello nazionale, e noi faremo altrettanto destinando risorse in più per il fondo regionale. Ci sono migliaia di donne in Veneto che hanno sulle proprie spalle una persona: dare a queste donne ogni ora  2 o 3 ore di sollievo garantendo una assistenza domiciliare professionale può migliorare le condizioni di vita del malato e di tutta la sua famiglia”.
Al contempo Alessandra Moretti prevede di diminuire le quote dei centri diurni per gli anziani. Anche i più piccoli avranno un occhio di riguardo da parte della Regione.
“Su 145mila bambini veneti che frequentano le scuole dell’infanzia, 90 mila sono seguiti dalle scuole paritarie verso cui la Regione era morosa fino al mese scorso di oltre 95 milioni di euro. Noi ci impegniamo a garantire il rimborso mensile della quota a carico della Regione verso le scuole paritarie dimodochè la scuola avrà sempre la certezza di poter pianificare il proprio lavoro”.
Di fatto, ha denunciato Alessandra Moretti, è stato in questi anni azzerato il piano per l’infanzia e l’adolescenza, passato da un finanziamento medio di cinque milioni di euro a  400mila euro dello scorso anno. Noi ne metteremo ogni anno 10 milioni di euro.
Saranno infine 10 i centri contro le discriminazioni (razzismo, omofobia, bullismo e discriminazioni di genere) che verranno aperti in Veneto nei prossimi cinque anni. “Un supporto sociale per aiutare le donne venete - ha concluso Alessandra Moretti - non possiamo rimanere inermi di fronte al fatto che vede il 34% delle donne venete dichiarare in una recente intervista di aver subito violenza sessuale”.

Leggi tutti gli articoli su: Alessandra Moretti, Sanità, Project financing

Commenti

Inviato Lunedi 11 Maggio 2015 alle 07:35

Ma chi è il suggeritore della Moretti? Deve avere buon tempo perché afferma una cosa, ma non sa indicare MAI come la si possa realizzare. Signora Moretti sia più concreta!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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