Quotidiano | Categorie: Politica

Rui, FdS: crisi africana e potere

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 22 Febbraio 2011 alle 16:21 | 0 commenti

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Irene Rui, PRC, Federazione della Sinistra  -  E' troppo semplice dare una lettura della crisi nordafricana con il fatto che il popolo finalmente si è ribellato ad anni di repressione dittatoriale, che i cittadini morsi dalla fame e dalla disoccupazione hanno attaccato le istituzioni colpevoli di derubare al popolo per arricchire l'apparato, che la crisi partita dalla Tunisia si è estesa all'Egitto e alla Libia, come una sorta di presa di coscienza dei popoli.

Sotto tutto questo ci sono gli affari internazionali, dei potenti, ci sono gli interessi soprattutto americani. I colonnelli, i presidenti andati al potere o rimasti al potere grazie agli States, non fanno più comodo è ora di dare una svolta, più democratica o più vantaggiosa per gli USA.
E il governo italiano che fa? Invece di offrirsi come paciere, di dichiarare il suo disappunto sui massacri dei civili, si preoccupa degli affari dei governanti e degli amici (il petrolio, l'Eni, le commesse dei grandi costruttori come la Maltauro, delle aziende italiane), dei problemi che la crisi libica può causare all'economia del nostro Paese. Si preoccupa dei campi di prigionia per evitare che "i brutti, sporchi e cattivi africani" (pensare che eravamo noi) arrivino a lambire le mura della fortezza americana, pardon italiana.
E' semplicemente vergognoso: anteporre gli affari, gli interessi dei potenti alla sovranità di un popolo; accettare il massacro dei civili per amore dei propri affari.
Un gioco a cui il nostro governo si presta e che da decine di anni gli Stati Uniti amano fare dispiegando contingenti come l'Africom, per portare ordine e democrazia nel continente africano grazie anche alla base di Vicenza. Punto strategico per il controllo dell'Africa, Medioriente e dei paesi dell'Est.

Irene Rui - PRC, Federazione della Sinistra


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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