Rotatoria e centro commerciale a Maddalene, Equizi contrabatte per punti la Lazzari
Giovedi 2 Agosto 2012 alle 23:16 | 0 commenti
Franca Equizi, Amici Beppe Grillo Vicenza per una Vicenza a 5 Stelle - Abbiamo letto basiti le risposte date a mezzo stampa dalla sig.ra Lazzari al nostro comunicato, qui allegato , sulla questione Maddalene. Precisiamo che, per correttezza, avevamo inoltrato il documento anche all'ufficio stampa del comune e quindi la Lazzari sicuramente ha avuto modo di leggerlo.
Forse lo ha letto velocemente o peggio, pensando fosse un attacco personale, ha ritenuto giusto comportarsi come un bimbo sorpreso con le dita nella marmellata che cerca di difendersi un po' a casaccio. Vogliamo ribattere punto su punto:
1. nel nostro comunicato riportiamo i dati scritti in delibera (fra gli altri che la superficie commerciale è mq 1.342) e che la normativa prevede la possibilità di insediare strutture di vendita con superficie fino a mq 1.000. Dove ha letto l'esperta assessora che noi mettiamo in discussione questi dati? Dove ha letto la parola illecito? Ah la fretta e la voglia di vendetta che brutti scherzi fanno secondo noi!
2. Dove ha letto che la dotazione dei parcheggi non è conforme?
3. La rotatoria è funzionale al nuovo insediamento e il lottizzante paga solo ¼ del costo il resto è a carico di noi contribuenti. Perché dire che è funzionale per togliere il semaforo tra via Lobia e la strada Pasubio? Una volta completata la rotatoria con Via Maddalene chi esce da Lobia gira obbligatoriamente a destra fa il giro della stessa e va verso Vicenza, mentre per il resto tutto rimane come prima. Chi vuole entrare in Via Rolle fa la stessa cosa, perché sperperare denaro pubblico? Perché non fare la rotatoria in via Beregane allora? Il problema è che dopo l'apertura della nuova area commerciale ed annessi edifici è prevedibile che aumenteranno notevolmente le svolte in via Rolle, ergo la rotatoria serve al centro commerciale.
4. Sappiamo benissimo che la normativa, per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione primaria, prevede la possibilità dei comuni di accettare, in luogo del pagamento degli stessi alle casse comunali, la realizzazione di opere di urbanizzazione, ma è una facoltà non un obbligo. Che giustificazione è dire che da decenni i nostri amministratori assecondano supinamente le richieste dei nostri costruttori? E le risulta che questi ultimi abbiano sempre rispettato gli accordi? Chiedo che fine hanno fatto il parco previsto accanto al Centro Sport Palladio, i parcheggi interrati in Via Napoli, i parcheggi di viale Trento, ecc. e ci fermiamo qui. Vorremo poi vedere nel dettaglio i calcoli che portano l'amministrazione a stimare il costo delle opere di urbanizzazione primaria in euro 316.875,56, sapere chi ha fatto i calcoli e chi li ha ratificati. Il problema, assessora, è proprio questo: siamo proprio sicuri che i conteggi siano giusti? Perché non chiedere il pagamento in contanti degli stessi per rimpinguare le casse comunali? Si rende conto che agendo in questo modo i contribuenti vicentini continueranno a pagare quello che i costruttori a nostro parere eludono. Le casse comunali hanno bisogno di denaro, non di parchi inutili, piazze private a uso pubblico e parcheggi che, di fatto, speriamo di essere smentiti, saranno usati da chi dovrebbe cederli (vedi i casi emblematici citati prima).
Cosa intendeva dire infine con la frase: "La sig.a Equizi mandi pure la convenzione di urbanizzazione in Procura. Speriamo che la Procura tenga conto anche del costo dei dirigenti per il tempo inutilmente perso a rispondere a questioni poste solo strumentalmente e per rincorrere una visibilità personale". Perché è cosi sicura che, in caso di presentazione di esposti o denunce, la procura non indagherà ? Forse il fatto che la delibera è stata votata anche dall'assessore Pecori , figlio del'ex facente funzione di procuratore capo e poi non promosso capo della procura di Vicenza, la fa sentire sicura delle eventuali decisioni della procura stessa? Se cosi fosse siamo davvero molto preoccupati. Oppure vuole imputare i costi delle indagini a chi segnala le presunte irregolarità per far desistere i cittadini da tali azioni?
Le ricordiamo infine che qui non siamo a scuola dove certi insegnanti vogliono solo essere ossequiati, mai contraddetti e solo adulati. Non siamo in cerca di visibilità , ma intendiamo svolgere il nostro dovere di cittadini. Perché si sente offesa se controlliamo l'operato suo e dell'amministrazione? Non è forse un diritto dei cittadini salvaguardare l'interesse pubblico e controllare gli amministratori? Concorderà con noi che troppo spesso gli eletti, come la stampa giornalmente ci ricorda, dimenticano di essere dipendenti dei contribuenti tutti e non solo di pochi eletti.
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