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Rivoluzione feste rock 2017: tutti in centro, addio a Spiox e Villazza

Di Piero Zanin Giovedi 27 Aprile 2017 alle 15:03 | 0 commenti

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Questa volta a cadere sono stati due colossi dell'Estate vicentina: gli storici  Spiorock e Villazzarock. Almeno per il 2017, dunque niente più locandine con punk dalla cresta verde, nessun palco e niente chitarre elettriche a San Pio X. Una vera rivoluzione per quel popolo, sempre meno numeroso per la verità, che attendeva l'estate per fare il pieno di musica dal vivo. Un segno della crisi di un genere, il rock non è morto ma ha perso molta della sua spinta propulsiva, ma anche di un'economia che costringe ai sacrifici e soffoca le iniziative che un tempo restavano in equilibrio tra il volontariato e lo spirito d'impresa.

Del resto, per ammazzare una festa basta poco: il mancato ricambio generazionale di chi organizza o un annata storta o più piovosa del previsto. In caso di tempo avverso gli introiti di chi fa musica dal vivo all'aperto svaniscono prosciugando anche i fondi necessari per ripartire l'anno dopo. "Truzzi al rogo punk al pogo" si diceva qualche anno fa. Una banalizzazione, ma sembra abbastanza chiaro che l'intrattenimento musicale anche nella sua versione più spinta e sperimentale si è velocemente allontanato dal classico trittico composto da chitarra, basso e batteria. In quest'ottica il pubblico potenziale delle feste rock è andando via via calando. Per richiamare le masse serve il grande nome, il gruppo di grido o l'evergreen, quelli insomma che costano troppo per una festa spesso organizzata dai giovani del quartiere con pochi o zero aiuti da parte dell'Amministrazione e dove la marginalità è vicina allo zero. Non è un caso dunque, che le uniche novità degli ultimi anni all'interno del circuito che coordina le feste rock vicentine siano il From Disco to Disco e il Lumen festival. Due realtà, per chi non è pratico, che pur con storie diverse puntano ad un pubblico giovane più eterogeno e, inevitabilmente, meno rock.
Sia il Lumen che il from Disco, inoltre partono da iniziative che fin da subito hanno avuto uno spirito più imprenditoriale e meno legate alla tradizione dei quartieri. Non a caso, infatti, anche grazie alla regia dell'Amministrazione Variati e del consigliere con delega Giacomo Possamai, entrambe hanno trovato una loro collocazione in centro storico. Non può essere un caso in questo senso che la geografia delle feste estive sia ad una svolta forse storica.
Al parco Retrone resterà solo il Ferrock mentre Festambiente, nell'ennesimo tentativo di rilancio della zona, si sposterà in Campo Marzo. In pratica a restare ancorate ai quartieri di origine resteranno solo il Riviera Folk festival (a Santa Croce Bigolina), il già citato Ferrock (Ferrovieri), e il Perarock (Perarolo). Una delocalizzazione all'incontrario che vede il centro storico tornare a fiorire in sfavore dei quartieri con buona pace di chi sognava un musica incapace di morire.
 
 
 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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