Riviste in peggio dal Fmi le stime sulla crescita
Martedi 17 Luglio 2012 alle 00:11 | 0 commenti
Il Fondo abbassa le sue previsioni sul pil mondiale per il 2012. L'economia rallenta in Usa, Cina, Gran Bretagna, India e molti altri paesi. Controtendenza la Germania. In Italia confermato un calo del Pil dell'1,9% nel 2012 e dello 0,3% nel 2013
Da rassegna.it
Ci sono segnali di "ulteriore debolezza nella ripresa globale" che "resta a rischio". Per questo il Fondo Monetario Internazionale rivede al ribasso le stime di crescita per il biennio 2012-2013 (nella foto Christine Lagarde, presidente del Fmi).
Lo comunica lo stesso Fmi, in un aggiornamento del World Economic Outlook in cui abbassa le previsioni per il pil mondiale per un valore pari a -0,1% per l'anno in corso e -0,2% per il prossimo. La crescita globale scende così rispettivamente a +3,5% e +3,9%.
Previsioni, fortemente negative, confermate, invece, per l'Italia, dove il Fmi prevede un calo del Pil dell'1,9% nel 2012 e dello 0,3% il prossimo. Il Fmi segnala anche che continua "il flusso in uscita dei capitali privati" da parte degli investitori stranieri in Italia e in Spagna. Il Fondo sottolinea anche come le due operazioni di iniezione di liquidita' varate dalla Bce hanno "sostenuto la domanda di debito sovrano" nei paesi periferici dell'Eurozona, come appunto Italia e Spagna, ma "questo effetto positivo e' scomparso".
Tornando alle previsioni economiche, fra le principali economie spicca la revisione dei dati per la Germania, con un Pil rivisto al rialzo nel 2012 dello 0,4%, quindi con una crescita dell'1%, e al ribasso nel 2013 dello 0,1%, ma comunque in crescita dell'1,4%. Leggero calo, pari allo 0,1% in entrambi gli anni, per gli Stati Uniti, con un Pil visto al +2,0% nel 2012 e +2,3% nel 2013. Male invece la Gran Bretagna per la quale il Fondo taglia dello 0,6% le stime sia nel 2012 (Pil +0,2%) che il prossimo anno (Pil+1,4%).
Fra le economie emergenti, forte ribasso (-0,7% in entrambi gli anni) per le stime sul Pil indiano, con una crescita che scende al 6,1% quest'anno e al 6,5% il prossimo. Revisione al ribasso anche per la Cina mentre stime confermate per la Russia (solo un taglio dello 0,1% nel 2013).
Ma il Fmi abbassa anche le previsioni di crescita per il commercio mondiale, con stime in calo dello 0,3% quest'anno (e una crescita che scende al 3,8%) e dello 0,5% il prossimo (+5,1%). Fra le materie prime, spicca la revisione delle previsioni sui prezzi petroliferi visti in calo del 2,1% nel 2012 dopo un taglio delle stime pari al -12,4% e di ben il 7,5% il prossimo anno, dopo un taglio di stima pari al 3,4%.
Nella sua analisi il Fondo evidenzia come nel secondo trimestre "gli sviluppi sono stati peggiori" rispetto ai primi tre mesi dell'anno, con una disoccupazione che resta alta soprattutto fra i giovani nei paesi periferici dell'Eurozona.
Alla luce di questa situazione, Il Fondo monetario internazionale incita la Banca centrale europea a tagliare ancora i tassi di interesse ma non solo: anche a adottare una linea più aggressiva sulle misure straordinarie anti crisi, tra cui riattivando gli acquisti diretti calmieranti di titoli di Stato, del suo programma "Smp". Inoltre la Bce potrebbe effettuare una nuova operazione di maxi rifinanziamenti agevolato di lungo termine a favore delle banche.
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