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Carlo Rigon, Segretario sez. di Vicenza Lega Nord-Liga Veneta - La levata di scudi da parte dei capigruppo di maggioranza contro le condivisibili critiche mosse dai commercianti al PUM appare miope e controproducente. Il piano elaborato dall'amministrazione di Vicenza paga lo scotto di un'integralista ed ideologico intento persecutorio nei confronti degli utilizzatori di automobili, che si ripercuote in modo assolutamente penalizzante sul commercio del centro storico, che andrebbe invece rilanciato, a tutto vantaggio dei centri commerciali delle aree periferiche, del cui proliferare non riteniamo la città abbia proprio bisogno.

La domanda che dovrebbe porsi l'amministrazione non è come reprimere l'utilizzo delle auto per accedere al centro dirottando forzatamente su una rete di trasporto pubblico poco efficiente i potenziali frequentatori dello stesso, che conseguentemente ad un simile approccio finirebbero col trasferire la loro attenzione verso altri lidi; la domanda è se sia possibile articolare un'offerta in termini di mobilità che tenga conto delle esigenze di tutte le categorie di frequentatori del centro, garantendo per chi ne ha necessità la sosta delle auto ed al tempo stesso creando le condizioni per il miglioramento del servizio pubblico e lo sviluppo della mobilità alternativa, prima su tutte quella ciclabile, conseguendo infine un miglioramento delle condizioni ambientali generali della città.
La Lega Nord, che sta ultimando la definizione del programma amministrativo da sottoporre ai cittadini alle prossime elezioni, ritiene di aver individuato delle risposte concrete a questa problematica, peraltro già anticipate proprio ai commercianti durante un incontro lo scorso 28 giugno (purtroppo poco partecipato dalla categoria, vista la sfortunata coincidenza con la semifinale degli europei di calcio, ndr); ci rendiamo pertanto disponibili fin da ora a sottoporre alle associazioni di categoria il nostro approccio al tema dell'accessibilità del centro storico, a raccoglierne le eventuali osservazioni, per poter magari sottoporre congiuntamente all'amministrazione ed al consiglio comunale un piano diverso, una strada alternativa che, senza incidere negativamente sulla qualità dell'ambiente, sia di supporto alla vocazione commerciale che il centro storico deve assolutamente mantenere.