Riforma lavoro, si faccia chiarezza: dalla parte dei lavoratori o dalla parte dei padroni
Mercoledi 21 Marzo 2012 alle 09:58 | 0 commenti
Giuliano Ezzelini Storti, Segretario provinciale Prc FdS - Ed alla fine il Governo dei tecnici ha dimostrato, sull'art. 18 e sulla "riforma" del Mercato del Lavoro, la sua vera natura politica: una splendida continuità con il Governo Berlusconi! Non ci saranno più le serate ad Arcore a suon di "Bunga, Bunga", ma la linea liberista e liberticida non cambia: sempre a danno dei più deboli! Paga la crisi sempre il lavoro, cioè chi non l'ha provocata!
La CGIL aveva deciso di trattare con fiducia su tutti i temi al tavolo della trattativa con il Governo, anche se su pensioni e liberalizzazioni Monti aveva già dimostrato il suo modo di operare, ma adesso anche la sua anima più moderata ha dovuto dire di no alla volontà del licenziamento facile: un gesto di coerenza che va apprezzato, difeso e condiviso. Ora il Governo porterà la sua "riforma" in parlamento, cioè un emiciclo parlamentare che non rappresenta minimamente il mondo, il portato dei principi, del lavoro. Adesso é necessario che le forze politiche tutte esprimano con nettezza la loro posizione: con il lavoro o con chi ha provocato la crisi, con la CGIL o con il Governo. Da oggi, come PRC-FDS di Vicenza, inizia per noi una mobilitazione duratura e permanente contro il Governo Monti in difesa del lavoro.
La CGIL articoli una mobilitazione permanente; proclami lo sciopero generale; si operi per il blocco del paese, ma non per dire solo di no.
Si chieda l'estensione dell'art.18 alle aziende al di sotto dei 15 dipendenti, come proponemmo con Referendum qualche anno fa; si chieda una garanzia sugli ammortizzatori sociali; si imponga una patrimoniale sui redditi alti; si tassi la speculazione finanziaria; si abbassino le pensioni d'oro e gli stipendi "da favola" dei funzionari pubblici; si taglino i reali costi della politica non i comuni e gli enti locali o la contrazione di spazi di democrazia; non si dia il via ai lavori per l'alta velocità (TAV) e alle grandi opere inutili come la Pedemontana o la valdastico sud e si sistemi l'esistente ; si riporti l'eta pensionabile alla decenza; si taglino le spese militari.
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