Repetita juvant: rifacciamo le sette domande alla Popolare di Vicenza
Sabato 7 Luglio 2012 alle 14:58 | 0 commenti
 
				
		
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Sul n. 235 di VicenzaPiù (26 maggio scorso) rendevamo pubbliche sette domande alla Banca Popolare di Vicenza dopo che, invano, dal 3 maggio avevamo chiesto di porle direttamente al Direttore generale Samuele Sorato e dopo averle a lui inviate perché, al limite, rispondesse anche via mail a noi e,soprattutto, ai lettori (i nostri sono 150.000 medi, unici al mese), suoi correntisti se non azionisti.
Il diniego («al momento il Direttore non rilascia interviste» ci  scrisse la Responsabile Relazioni Stampa) continua e non c'è risposta  (anche altri media hanno chiesto senza successo maggiore trasparenza su  altri, importanti argomenti) alle domande che, fiduciosi, poniamo di  nuovo provando, nel frattempo, a dare ai lettori sulla prima domanda le  spiegazioni forniteci da un esperto in finanza dopo un ulteriore report  della Standard & Poor's, che, ricordiamo, è l'agenzia di rating a  cui la banca di Gianni Zonin ha contrattualmente commissionato il suo,  per il quale paga il relativo fee... Ecco, di nuovo, le domande alla  Banca Popolare di Vicenza per il tramite del dg Sorato e di seguito i  commenti al punto 1,aggiornato.
 
1 - Sono ben diverse le  valutazioni fatta dall'agenzia di rating  Standard & Poor's, dei cui servizi vi servite e che ha abbassato il  rating a lungo termine a BBB- e quello a breve ad A-3, e gli organi  della Banca che hanno "apprezzato" il valore delle azioni. Ce ne può  dare una lettura?
2 - Quali sono e come sono gestiti i rapporti tra  il vostro Istituto e Il Giornale di Vicenza, di fatto l'unico quotidiano  cartaceo locale, in considerazione del fatto che il vostro consigliere  Giuseppe Zigliotto è anche presidente di Assindustria, che è socia di  riferimento dell'editore della testata?  Il fatto che tra gli interessi  del presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, ci siano  partecipazioni nella società editrice de Il Corriere del Veneto, uno  degli altri due quotidiani che hanno pagine locali, non può far pensare a  un legame troppo intenso con l'informazione locale?
3 - La Banca è  sponsor fondamentale del Vicenza calcio. Come si pone di fronte alle  prospettive future del club e alla proprietà che oggi fa riferimento a  Sergio Cassingena ma che sembra avvolta da notevoli incertezze?
4 -  Andrea Monorchio, una delle personalità più note nel mondo pubblico, è  stato appena confermato nel suo ruolo di Vice Presidente.  Qual è il suo  apporto specifico alle strategie della BpVI?
5 - In passato aveva  fatto discutere per vari motivi  l'ingresso dell'Istituto nel mondo  bancario siciliano, area in cui operano anche aziende del presidente.  Recentemente è stata completata un'operazione di assorbimento di Banca  Nuova, il vostro brand "siciliano", nella banca madre, per poi esserne  contestualmente scorporata e rimessa in campo di fatto con lo stesso  nome. Al di là delle motivazioni tecniche dell'operazione non pensa che  "assorbire e scorporare" abbia ingenerato qualche ulteriore dubbio tra  gli azionisti della banca, oltre a quelli sul rating, e ciò anche per la  distanza fisica e culturale tra l'area di nascita della Popolare  vicentina e un territorio delicato da "maneggiare"? Perché è proprio a  Banca Nuova che fa riferimento l'attività di prestiti con cessione del  "quinto"  appena potenziata dal vostro gruppo? 
6 - I rapporti della  Banca col territorio, inteso come tessuto economico ma anche come area  di intervento "benefico e culturale", sono apprezzati anche se si sente  molto in questo ultimo ambito una sorta di predominanza, per lo meno  nella percezione comune, della Fondazione Cariverona. Quali sono le Sue  considerazioni al riguardo?
7- Oggi la Banca Popolare di Vicenza è  tra i primi dieci istituti nazionali e, sia pure senza alcun legame  societario, ha rilevato il testimone della storica presenza della  finanza cattolica nel mondo bancario nel Veneto. C'è un qualche filo  conduttore che lega queste due epoche così lontane? La BpVi è un segno  della volontà di "indipendenza" della finanza locale da quella a matrice  lombarda oppure, in un'economia globale, il cordone ombelicale col  territorio non è più un must né un plus?
8 - Nel suo periodo come  direttore generale quale merito maggiore si attribuisce nello sviluppo  dell'Istituto e, se c'è,  quale azione non avrebbe compiuto col senno  del poi? 
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