Referendum, Vicenza per il Sì: “Beppe Grillo deriva autoritaria”. E Alessandra Moretti riparte da Matteo Renzi
Lunedi 5 Dicembre 2016 alle 17:19 | 1 commenti
Dopo le molte “esultanze†del variegato fronte del No, ecco alcuni interventi degli sconfitti al referendum costituzionale, tre donne vicentine che hanno sostenuto con forza la riforma nei mesi scorsi: la presidente del comitato “Vicenza per il Sìâ€, Anahid Balian, e per il Partito Democratico la capogruppo regionale Alessandra Moretti e la deputata Daniela Sbrollini
Sono orgogliosa di aver sostenuto una riforma che, per quanto non perfetta, sarebbe servita a sbloccare l’impasse in cui siamo e a correggere “l’inutile doppione†in cui, a giudizio di Costantino Mortati, uno dei più celebri Padri Costituenti, è stato trasformato il Senato. Sono felice che in tanti abbiano speso insieme a me molto del loro tempo per informare le persone e per diffondere un’idea in cui hanno creduto. Da tutto questo ho scoperto che c’è ancora chi ha voglia di discutere del bene pubblico realmente e non stando dietro ad uno schermo. Dalla chiusura di questa campagna referendaria c’è un fatto molto oscuro e inquietante che rimane. L’invito del leader Cinque stelle (esorto questi ultimi a leggersi l’art. 49 della Costituzione della quale, pare, ne siano oggi i tutori) Beppe Grillo a votare con la pancia e non con la testa: è in questo che io vedo il vero pericolo di una deriva autoritaria.
Alessandra Moretti: Nella vita ho imparato che le sconfitte servono più delle vittorie. In politica soprattutto, quando perdi acquisisci simpatia da parte di quello stesso popolo che fino a qualche minuto prima ti odiava. Eh già , perché in questo Paese di mediocri e di invidiosi, chi ha successo va malmenato, va ridimensionato, va punito. Ieri sera Matteo Renzi ha ammesso la sconfitta e con la sua umana coerenza ha dato le dimissioni assumendosene tutta la responsabilità . 1015 giorni in cui mai nessun Governo ha fatto tante riforme in così poco tempo. Un Governo guidato da un giovane Presidente che si è battuto per restituire all'Italia la dignità e la credibilità che si merita, in Europa e nel mondo. Un giovane che con generosità e tenacia ha dimostrato che la politica può essere una cosa bella e grande quando persegue i propri ideali portando avanti quelle riforme che non parlano solo di economia ma anche di civiltà . Io sono fiera di Matteo Renzi e gli sono grata per come ha condotto questa grande battaglia e per come ha ammesso la sconfitta. Volevamo diminuire il numero delle poltrone e gli enti inutili. Alla fine, a lasciare la poltrona è l'unico che meritava di restare. Abbiamo conquistato, da soli e contro una parte del PD, il 40% dei consensi. Ripartiamo da qui con una leadership autorevole. Perché dalle sconfitte ci si rialza più forti di prima e noi siamo già in piedi a guardare al futuro senza paura.
Daniela Sbrollini: Oggi desidero ringraziare di cuore tutte le persone che hanno partecipato a questa difficile campagna referendaria con passione e onestà ! Grazie a Matteo Renzi per la passione, il coraggio e soprattutto la coerenza che ha dimostrato anche ieri dopo la sconfitta! Nessuno in questo Paese si è mai dimesso da nulla dopo aver perso! Anche questa è una lezione! Hanno vinto i No dei grillini, dei leghisti, di una parte della sinistra, di una minoranza del PD, della destra della Meloni, di Forza Italia e forse ho dimenticato qualcuno. Questi schieramenti non hanno nulla in comune tra di loro e non sono d'accordo sulla legge elettorale e neanche sulla visione della società . Abbiamo perso un referendum importante non le elezioni. Partiamo da più del 40% di consensi e lavoreremo per correggere i nostri errori! In politica si può vincere o perdere ma le idee rimangono! Adesso mi interessa la tenuta e l'unità del Paese! Io continuerò a lavorare sul mio territorio e in Parlamento come ho sempre fatto nel rispetto delle opinioni di tutti! Non servono i fanatismi ma i contributi di tutti quelli che vogliono bene all'Italia!
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