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Referendum quorum zero, Baldo: lo scempio della democrazia

Di Citizen Writers Venerdi 1 Maggio 2015 alle 15:47 | 0 commenti

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Italo Francesco Baldo scrive una lettera al Direttore di VicenzaPiù sul referendum a quorum zero

Caro Direttore, nessuno meglio di un non politico poteva avere l’azzardo di proporre che per i referendum del Comune di Vicenza non valga il principio primo di ogni vera democrazia, ossia che a decidere sia la maggioranza dei cittadini.

Da Rousseau e dal suo Contratto sociale, probabilmente dimenticato, la politica si dovrebbe sempre reggere sulla volontà generale, ossia quella detta in termini matematici, del 50%+1.

L’unica autentica preoccupazione che si deve avere in democrazia è che la “maggior parte” sia anche la “miglior parte”.  Questa “novità” nei referendum è stata proposta dal Vicesindaco di Vicenza  che, come noto, non ha partecipato come candidato alle elezioni, ma è stato cooptato dal Sindaco, come suo “Vice” e come “Assessore alla crescita”, secondo le leggi vigenti, ma, mi sia lecito, non sono propriamente “democratiche” a questo proposti. Stupisce che pochi abbiano alzato la loro considerazione su questa operazione che fa scempio della democrazia, di quel bene che poi in piazza, magari con enfasi retorica, si proclama, ricordando le origini proprio della democrazia italiana, che a Vicenza ha avuto illustri rappresentanti, talora perfino dimenticati. Basterebbe leggere qualche pensiero di quei giovani per comprendere che la politica non è fatta di giochi amministrativi, come attesta la proposta sui referendum per il Comune di Vicenza.

Ora stabilire che i referendum, strumento tra i più nobili della democrazia partecipata, sia valido indipendentemente dal numero di coloro che si recano a votare, risponde proprio ad una linea che  disprezza il popolo e preferisce il gioco di coloro che “gridano” di più, anche se non sono maggioranza. Basterà un 10% della popolazione della città di Vicenza per imporre al restante 90% la propria volontà. Restano fuori dai possibili referendum, quelli relativi al bilancio comunale, altrimenti l’assalto alla diligenza sarebbe completo.

Di fronte a questo scempio della democrazia, perpetuato con l’avallo di compiacenti consiglieri, che fare? Non ci resta che protestare e sperare che nei cittadini vi sia quell’auspicabile richiesta di serietà democratica. Non si richiami il modo di votare negli USA, è altro da noi, visto che poi proprio questo Sindaco con la sua Giunta certo filoamericano non è. Si spera, infine, che vi  sia, nei consiglieri di maggioranza, ma dubitiamo, un sussulto di dignità democratica ed in particolare di coloro che si dicono di un partito “democratico”. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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