Record morti bianche a Nordest: 11 in un mese e 16,7% in più nei primi 5 mesi dell'anno
Sabato 16 Giugno 2012 alle 09:09 | 0 commenti
Vega Engineering - Record negativo per le morti bianche a Nordest nel mese di maggio: 11 vittime in un mese. Un dato sconfortante che non si registrava da giugno dello scorso anno. Così l'incremento degli infortuni mortali in Triveneto nei primi cinque mesi del 2012 è del 16,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. 71, invece, i decessi sul lavoro del mese di maggio in Italia che portano i lutti della penisola nei primi cinque mesi del 2012 a quota 208 (statistiche morti bianche per regioni e qui morti bianche per province).
Con una nuova voce, purtroppo, tra le principali cause di morte, ovvero quella degli eventi sismici e con particolare riferimento ai terremoti che hanno colpito duramente l'Emilia Romagna e il Veneto il 20 e il 29 maggio scorsi.
Record negativo per le morti bianche a Nordest nel mese di maggio: 11 vittime in un mese. Un dato sconfortante che non si registrava da giugno dello scorso anno. E secondo solo al mese di luglio del 2010 quando le morti bianche registrate erano 15.Così l'incremento degli infortuni mortali in Triveneto nei primi cinque mesi del 2012 è del 16,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011 per un totale di 28 vittime. Un significativo aumento che si amplifica numericamente nella proiezione nazionale: 71 i decessi sul lavoro del mese di maggio che portano i lutti della Penisola nei primi cinque mesi del 2012 a quota 208. Con una nuova voce, purtroppo, tra le principali cause di morte, ovveroquella degli eventi sismici e con particolare riferimento ai terremoti che hanno colpito duramente l'Emilia Romagna e il Veneto il 20 e il 29 maggio scorsi.
Questa la prima istantanea scattata dagli esperti dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering di Mestree nella quale a Nordest è il Veneto a proporre i risultati peggiori in termini assoluti con 13 vittime, seguito dal Trentino Alto Adige (10) e dal Friuli Venezia Giulia (5).
Bolzano con6 decessi sul lavoro (raddoppiati nel mese di maggio) guida la classifica provinciale del Nordest, seguita da Trento (4), Venezia e Verona (3), Belluno, Rovigo, Vicenza, Pordenone e Udine (2). Una vittima a Treviso e Gorizia. Padova e Trieste escluse dal dramma.
Analizzando, poi, i dati delle morti bianche rispetto alla popolazione lavorativa, si scopre che la provincia più a rischio in Triveneto è Bolzano con un indice di incidenza pari a 25 (contro una media nazionale di 9,1). Seguono: Belluno (22,1), Rovigo (19,4), Gorizia (17,6), Trento (17,4), Pordenone (14,9).
Osservandoquindi il Nordest nella mappatura delle morti bianche per macroaree geografiche, si scopre che con 28 vittime è terza dopo il Centro del Paese (90 decessi sul lavoro)eil Nordovest (48). Seconda per incidenza di morti bianche rispetto alla popolazione lavorativa con un indice pari a 9,1.Peggio fa solo il Centro (12,2).
Il Veneto, poi, continua ad essere ancora vicinissimo al podio del Paese; quartoper numero di decessi - ne conta 13 - dopo l'Emilia Romagna (34), la Lombardia (30) ela Toscana (24).
Nella classifica regionale per incidenza di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa a Nordest il dato peggiore giunge dal Trentino Alto Adige con un indice pari a 21,3 e secondo nella graduatoria nazionale solo alla Basilicata (21,6).
InFriuli Venezia Giulia si registra un indice pari a 9,8 e in Veneto 6,2. Tutti i dati sono disponibili sul sito www.vegaengineering.com.
Ancora oltre il 40 per cento delle vittime del lavoro a Nordest - il 42,9 per la precisione - operava nel settore agricolo. Mentre il 17,9 per cento nelle costruzioni. Il terzo posto nella graduatoria dei settori economici è occupato dai trasporti, comunicazioni e magazzinaggi (10,7 per cento),il quarto condiviso tra commercio - attività artigianali e associazioni ricreative, culturali, sportive; in entrambi i casi si rileva il 7,1 per cento delle vittime; seguono alla pari le industrie alimentari, i servizi, produzione e lavorazione dei metalli, le industrie estrattive(3,6 per cento).
Il decesso per schiacciamento avvenuto in seguito alla caduta di oggetti pesanti, la caduta dall'alto eil ribaltamento di veicoli o mezzi in movimento sono alla pari le prime cause di morte sul lavoro a Nordest (21, 4 per cento); seguono: lecause elettriche e l'annegamento (in entrambi i casiè deceduto il 7,1 per cento delle vittime); e ancora con la stessa percentuale (3,6 per cento), si registrano morti dovute a: proiezione di solidi anche per scoppio, investimento da mezzo semovente, eventi atmosferici e sismici, contatto con organi lavoratori in movimento e avviamento improvviso di macchina o attrezzatura.
Le fasce d'età più colpite a Nordest sono quelle tra i 35 e i 44 anni (31 per cento del totale) e quella tra i 45 e i 54 anni (27 per cento del totale dei decessi).
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