Rebesani: Variati, giovani dei Tre Scalini e residenti
Mercoledi 7 Luglio 2010 alle 22:39 | 0 commenti
Fulvio Rebesani, Sinistra Ecologia Libertà di Vicenza - Parlare con i giovani a suon di ordinanze? Non ci sembra proprio la strada più efficace. Contro la chiusura dell'Osteria al Cancelletto
Si sa che negli ultimi anni ha preso piede in Italia e nella nostra città la moda dell'aperitivo, c'è chi può permetterselo in un caffè chic, chi invece come ragazzi e ragazze in età di studio si deve necessariamente accontentare di uno spritz in bicchiere di plastica sui gradini delle Poste centrali.
In tema di aperitivo le opinioni sono molto varie, ma senza alcun dubbio rappresenta oggi uno dei principali momenti di aggregazione all'interno della nostra società . E questo fatto è ancora più evidente tra le giovani generazioni. In città uno dei luoghi culto è rappresentato dall'Osteria Al Cancelletto in Stradella 3 Scalini, dove decine e decine di ragazzi si ritrovano la sera, soprattutto nel periodo estivo. Possiamo capire che il ritrovo di numerose persone, il fatto che vengano gettati bicchieri per terra, la difficoltà ad entrare in auto in Piazza delle Poste prima di cena, possa arrecare disagi a chi lavora e vive nelle immediate vicinanze. Quello che non possiamo capire è un'Amministrazione di centro-sinistra che dichiara in ogni occasione la propria attenzione ai giovani e nel momento in cui si creano delle tensioni tra i giovani che bevono l'aperitivo ed i residenti non trova niente di meglio che ricorrere allo strumento dell'ordinanza di chiusura del locale. Ci sorprende non tanto la mancanza di fantasia e le due pagine di burocratese con cui si decreta in due giorni la chiusura del "Cancelletto", ma un atteggiamento degno della più becera e retriva destra italiana. Con le persone, in particolare modo i giovani, si può decidere di parlare (si deve secondo noi), vale la pena conoscersi per trovare un punto di incontro perché vengano conciliate le esigenze di chi vuole vedere i propri amici e bersi uno spritz in compagnia e di chi ha tutto il diritto di tornare a casa la sera senza dover passare attraverso la jungla. L'Amministrazione Variati ha optato per la strada delle carte bollate, colpendo il ristoratore per liberarsi in realtà degli "assembramenti", riscontrati nel corso di vari "appostamenti", questi sono i termini usati nell'ordinanza: sembrerebbe il verbale di un'operazione anticrimine, ma stiamo parlando di cento-duecento ragazzi che si trovano la sera a bere insieme un aperitivo. L'Amministrazione tenta di fare il gendarme invece di dialogare con i propri cittadini, soprattutto con quelli da cui è più lontana. I giovani appunto.
Chiediamo per questo al Sindaco ed alla sua Giunta di ritirare l'ordinanza, chiedere un incontro al gestore del locale, ed insieme all'assessorato ai servizi sociali concordare un percorso con l'aiuto di animatori di strada per risolvere le questioni più importanti che mettono in conflitto i ragazzi che si bevono l'aperitivo con i residenti. Francamente non ci sembra un'impresa impossibile.
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