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Raniero: al San Camillo 40 licenziate da Ipark e Bramasole

Di Citizen Writers Domenica 15 Novembre 2015 alle 22:33 | 2 commenti

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Riceviamo da Germano Raniero, sindacato Usb, e pubblichiamo

L'inaspettato epilogo di un anno di appalto nato male e gestito peggio, un anno in cui le operatrici invece di tacere hanno sempre denunciato le carenze organizzative, i turni con poco personale, la frammentazione degli orari, la mancanza di materiale, la bassa qualità assistenziale che veniva erogata, (ricordate il famoso video)... tutto confermato dalle ispezioni, porta alla fine che ha rimetterci saranno appunto le lavoratrici.

Quando succedono questi disastri tutti si aspettano invece che a pagare debbano essere i responsabili. E per responsabili intendiamo chi accetta gli appalti al massimo ribasso, chi ha gestito l'appalto, chi ha permesso che per mesi l'assistenza degradasse senza ascoltare le denunce.

Ora e' vero che l'appalto a Bramasole è stato revocato e l'Ipab ha deciso di reinternalizzare il servizio e gestirlo tramite Ipark...

Ma invece di essere un epilogo che fa contenti tutti si e' passati che a tragedia si aggiunge tragedia

Ipark nel reinternalizzare il servizio ha deciso di licenziare oltre 40 su 64 tra infermieri, oss, ausiliari che attualmente e da dieci anni lavorano al San Camillo cioè quelle che da anni hanno tirato la carretta, hanno sofferto la mala organizzazione... cioè quelle che insieme agli ospiti sono state vittime della situazione... all'italiana.

Inaccettabile.

Le scuse per non assumere tutto il personale che ci lavora ma solo una piccola minoranza, attraverso agenzia somministrazione lavoro, lavoreranno solo per 2 mesi. Sono addirittura offensive e discriminatorie visto che la quasi totalità è di operatrici di vaie nazionalità:

“Non sanno la lingua italiana” falso, molte hanno la cittadinanza italiana e per averla hanno sostenuto l'esame di italiano:

“Non sono professionali” falso, tutte hanno il diploma, tutte hanno superato a suo tempo la selezione e anni fa ricevuto l'encomio per la loro professionalità.

E infine negli assunti, per via somministrazione lavoro per due mesi non c'e' nessuna operatrice di pelle nera eppure 13 operatrici su 43 sono di pelle nera.

Inquietanti queste motivazioni.

Inquietanti fino a un certo punto se si pensa che la selezionatrice è una ex capo cantiere di un vecchio appalto del San Camillo che al momento di andarsene buttò nei cassoni di AIM tutti i fascicoli del personale con i relativi documenti riservati tipo certificati famigliari, permessi di soggiorno, titoli di studio, violando il codice civile e mettendo a repentaglio la privacy delle persone.

Usb respinge con sdegno quanto fatto da Bramasole e Ipark e le affermazioni pronunciate..

Insieme alle lavoratrici lottiamo per impedire i licenziamenti e arrivare alla assunzione diretta in Ipark di tute le attuali lavoratrici del San Camillo.

Sosteniamo queste valorose lavoratrici.

Che non piegano la testa.

Leggi tutti gli articoli su: Ipab, Ipark, Germano Raniero, Usb, Bramasole

Commenti

Inviato Lunedi 16 Novembre 2015 alle 12:37

Meglio così se ne ritornano a casa loro. Ma dove erano le Unità sindacali di base quando le gestioni milionarie fallivano tutte le operazioni? Dove erano? Quando la smetterete di fare casino e non pensate come funziona l'Assistenza agli anziani al Trento, Salvi, Ipark, Proti ecc...? Quando? Sapete o no che le famiglie pagano oltre 1500 € al mese per un letto? Quando le Ipab, saranno inglobate nel S.S.N. nazionale, mai? Quando la finirete con le Cooperative? Quanti giovani ITALIANI lavorano al San Camillo? Quale politica intendete fare per gli anziani? Io sono uno di quelli! Attendo risposte!
Inviato Lunedi 16 Novembre 2015 alle 22:25

Almeno bisogna apprezzare l'autocritica e la forte richiesta di aiuto.
Speriamo che questa nuova generazione sia più lungimirante, però.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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