Quotidiano |

Quasi 500 morti bianche fino a giugno: Veneto e Nord Est "leader" nella triste classifica

Di Emma Reda Martedi 11 Agosto 2015 alle 12:48 | 0 commenti

ArticleImage

Da nord a sud del paese l'emergenza continua. E il numero delle vittime rilevate in occasione di lavoro cresce del 9,1 per cento rispetto ai primi sei mesi del 2014. Lombardia, Toscana, Sicilia, Campania, Lazio e Veneto le regioni in cima alla triste graduatoria per numero di decessi sul lavoro. Il nordest l'area con il più elevato rischio di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa. Sono 490 le vittime sul lavoro registrate da gennaio a giugno 2015 nel nostro Paese.

Un bilancio agghiacciante che racconta un'emergenza diffusa da Nord a Sud della Penisola, con 361 vittime rilevate in occasione di lavoro (+9,1% rispetto al primo semestre 2014) e 129 registrate in itinere.

Sono questi, purtroppo, i numeri di una tragedia che non conosce un giorno di tregua e che emergono nitidi nell'ultima indagine condotta dall'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base di dati Inail.
La Lombardia è la regione più colpita con 53 vittime in occasione di lavoro, seguita dalla Toscana (38), dalla Sicilia (33), dalla Campania e dal Lazio (30), dal Veneto (29), dall'Emilia Romagna (28) e dal Piemonte (27). Seguono: Puglia (16), Abruzzo (15), Marche (14), Umbria (9), Trentino Alto Adige (8), Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Calabria e Liguria (6), Sardegna (5) e Molise (2).
Mentre osservando il rischio di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa per macro aree, è il Nordest ad indossare la maglia nera della Penisola con un indice di 23,2 contro una media nazionale di 16,1. E il Nordest è seguito dal Sud (21,8), dalle Isole (20,3), dal Nord Ovest (12,7) e dal Centro (12,5).
A livello regionale, invece, è la Basilicata a far rilevare il risultato peggiore con un indice di 33,3. E non va meglio in Abruzzo (30,6), in Umbria (25,1), in Sicilia (25) e in Toscana (24,4).
L'11,9 per cento delle vittime è stato rilevato nel settore delle costruzioni e il 10,8 per cento delle vittime viene poi registrato sia nel settore dei trasporti e magazzinaggi che in quello delle attività manifatturiere. Segue il commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli con il 7,5 per cento delle vittime.
La fascia d'età più colpita è sempre quella compresa tra i 45 e i 54 anni, con 131 vittime su 361. Le donne che hanno perso la vita nei primi sei mesi dell'anno in occasione di lavoro sono state 22. Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 55 pari al 15,2 per cento del totale.
A livello provinciale è Roma a guidare la triste classifica con 18 morti bianche, seguita da: Milano (16), Palermo e Napoli (10), Brescia e Torino (9), Grosseto, Ravenna, Treviso, Cuneo, Firenze (8), Pisa, Reggio Emilia, Salerno e Bari.

Leggi tutti gli articoli su: morti bianche, Morti sul lavoro, Vega engineering

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network