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Veneto, quanto dichiarano i manager pubblici: vicentini sul podio

Di Rassegna Stampa Martedi 7 Marzo 2017 alle 08:30 | 0 commenti

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Molti in Veneto forse nemmeno sono a conoscenza che esiste la società «Aeroporti vicentini» e tanto meno sanno che è in liquidazione e che il suo liquidatore, Luigi De Anna , con i suoi 478.920 euro di reddito dichiarato nel 2016, è il Paperon de’ Paperoni della nostra regione. Lo riferisce il «Bollettino 2016» della Presidenza del Consiglio dei ministri, che rende noti i redditi e il patrimonio dei titolari di cariche pubbliche.

Il dossier al momento sembrerebbe incompleto, nella lista mancano nomi illustri come l’ormai ex presidente del Porto di Venezia Paolo Costa o il soprintendente della Fondazione Teatro La Fenice, Paolo Chiarot, i cui redditi passati però non superavano quello di De Anna, che oltre a coprire il ruolo di liquidatore della «Aeroporti vicentini spa» è presidente della holding «Salvagnini» di Sarego, nel vicentino e possiede un fabbricato nel Comune di Venezia. Un altro liquidatore vicentino, Domenico De Rosa, che si sta occupando della chiusura del Centro interscambio merci e servizi, vanta guadagni pari a 241.184 euro. E se De Anna fa da capolista, con soli 5.372 euro dichiarati, Gabriele Ferraro, presidente del Mercato ortofrutticolo di Villafranca in provincia di Verona, è il fanalino di coda, per redditi, di tutto il Veneto. Nessuno infatti percepisce meno di lui nel ricoprire una carica pubblica. Giovanni Mazzer, consigliere delegato di «Treviso mercati spa», è penultimo in classifica ma con 14mila euro in più, ossia 19.933. Ma si tratta di un consigliere, il cui presidente, Alessandro Liana, arriva ad una somma ben più interessante: 85.267 euro lordi l’anno. Restando a Treviso, nell’ambito mercatale, il vicepresidente della società, Fulvio Brunetta, arriva a 63.646 euro. Liana e Brunetta sono accumunati anche da un’altra attività, entrambi svolgono il ruolo di liquidatori, il primo a Lucca della «Caplac», cooperativa agricola di produttori di latta campitese, il secondo gioca invece in casa con il suo impegno nella liquidazione di «Gal terre di marca». Restando nel settore produttivo, a Padova troviamo Pietro Francescon, direttore generale del Consorzio zona industriale e porto fluviale patavino, che all’ultima dichiarazione dei redditi ha dichiarato poco più di 100mila euro, 100.623, per la precisione, mentre il direttore generale dell’Interporto di Padova, Roberto Tosetto, lo ha superato di quasi 42mila euro. Il «Bollettino» riporta anche i redditi, rigorosamente lordi, dei responsabili dei conservatori della regione. Federico Zandonà, direttore del veronese «Dall’Abaco», guadagna 55.705 euro; Roberto Antonello, a capo del berico «Pedrollo», 40.907 euro. Entrambi sono bypassati dal veneziano Giovanni Giol, direttore del «Benedetto Marcello», con 70.634 euro. A Rovigo il direttore del conservatorio «Venezze», Giuseppe Fagnocchi, guadagna 41.687 euro ma il suo presidente, Lorenzo Liviero, arriva a 127.927. Sono più corposi gli introiti del presidente e del direttore della Fondazione Biennale di Venezia. Paolo Baratta, al terzo mandato da presidente, ha dichiarato 195.123 euro e il suo braccio destro, Andrea Del Mercato, 160.288 euro. Supera di poco i 176mila euro il direttore del Parco scientifico e tecnologico Galileo di Padova, Emiliano Fabris. Altro settore decisamente proficuo è quello delle Camere di commercio. Maurizio Pirazzini, segretario generale della Camera padovana, nel 2016 ha dichiarato 153.685 euro; il suo omologo veronese, Cesare Veneri, 133.347; la vicentina Elisabetta Boscolo 139.323; il trevigiano Marco D’Eredità, segretario della Camera di Belluno e Treviso, 80.146. Sul fronte dei gestori delle infrastrutture viarie, la Presidenza del Consiglio dei ministri segnala che Marco Cingano, presidente di Società delle autostrade Serenissima spa, guadagna 105.574 euro, tre volte in più di Luisa Serato, presidente della Cav, Concessioni autostradali venete spa, che si ferma a 26.646. Da ultimo il «Bollettino» riporta i redditi di Corrado Facco, direttore della Fiera di Vicenza (218.647 euro) e dell’ex presidente dell’aeroporto Nicelli del Lido di Venezia, Maurizio Milan (103.069).
Di Gloria Bertasi, da Corriere del Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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