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Qualcosa sull'Ilva. Da sapere

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 21 Agosto 2012 alle 20:06 | 0 commenti

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Invio una considerazione e il documento del riesame sull'Ilva. A leggerlo ci si intristisce pensando all'imprenditoria (grande) che abbiamo. Ma è necessario sapere.

Giorgio Langella, Segretario Regionale PDCI FdS

Il Tribunale di Taranto, in funzione di Giudice del Riesame, ha scritto che il "disastro" prodotto dall'Ilva a Taranto è stato "determinato nel corso degli anni, sino ad oggi, attraverso una costante reiterata attività inquinante posta in essere con coscienza e volontà, per la deliberata scelta della proprietà e dei gruppi dirigenti".

Nello stesso documento si possono leggere, in maniera circostanziata, la gravità delle accuse alla proprietà e ai gruppi dirigenti dell'Ilva.

Alcune frasi tratte da telefonate degli indagati sono emblematiche della maniera di affrontare i problemi che hanno taluni "imprenditori". A pagina 109 viene riportata una telefonata tra Archinà e il dott. Ivo Pellegrini (consulente esterno dell'Ilva) nella quale si dice che "bisogna pagare la stampa per tagliargli la lingua! Cioè pagare la stampa per non parlare" ... per l'Ilva era più conveniente "nascondere tutto".

La lettura integrale del documento del riesame è estremamente interessante perché chi mostra un esempio del modello di sviluppo che il liberismo che sta comandando il nostro paese. Risulta in maniera chiara che "lorpadroni" sapevano cosa stavano causando. Com'è altrettanto chiaro come il principale obiettivo di questi personaggi fosse solo fare profitti, non importa come. Non importa se questo significava inquinare e provocare malattie e morte tra i lavoratori e i cittadini. Non importa se bisognava pagare il silenzio e l'omertà.

Domandiamoci quante sono le "Ilva" in Italia? E quante le "Marlane-Marzotto", le "Tricom", le "Eternit"?

Da quando è scoppiato il caso Ilva ci vogliono far credere che esiste un conflitto tra salute, ambiente e lavoro. Insisteranno su questo. Ci diranno (hanno già cominciato a farlo) che se si vuole lavorare lo si dovrà fare rinunciando a un po' di sicurezza e a un po' di salute. Ci spiegheranno che, per essere competitivi, si è dovuto (e si dovrà) inquinare. Diranno che "purtroppo" sono le "leggi del mercato" che lo impongono. A questo orrendo ricatto dobbiamo opporci con tutte le nostre forze. Il vero conflitto è tra lavoro e capitale. Tra un lavoro onesto e un profitto ottenuto rubando salute e sicurezza ai lavoratori e ai cittadini. Non possiamo girarci dall'altra parte. Dobbiamo agire. Pretendere che lo Stato applichi la Costituzione e colpisca con severità chi delinque. Dobbiamo chiedere che siano "lorpadroni" a pagare quello che hanno provocato. Dobbiamo pretendere che i processi si svolgano senza rinvii e che le condanne vengano inflitte senza attenuanti. Se le accuse verranno confermate si chieda con determinazione che questi "padroni" non possano più dirigere né possedere nulla perché sarà chiara la loro natura, la loro incapacità di essere utili alla società e il loro totale disinteresse per la collettività.

Sono regole semplici con le quali si dovranno misurare la capacità della nostra classe dirigente. Politica, sindacale, imprenditoriale.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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