Protesta Carrozzieri, Busin: lotta dura senza paura
Domenica 29 Marzo 2015 alle 16:41 | 0 commenti
Filippo Busin, Capogruppo Lega Nord e Autonomie in Commissione Finanze​ alla Camera
Sabato 28 marzo i Carrozzieri di Confartigianato hanno tenuto a Vicenza un incontro regionale con i colleghi, i periti, i consumatori, e alcuni Parlamentari veneti, per ribadire che non ci stanno “a subire l’ennesimo tentativo di consegnare il mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni in nome di una presunta liberalizzazioneâ€, riferendosi alla riforma dell’Rc Auto contenuta nel disegno di legge Concorrenza del governo.
Il problema non riguarda solo la categoria, ma anche i consumatori.
Per parlare in termini chiari il rischio è che, dopo un sinistro, si debba far riparare l'auto da una carrozzeria "non di fiducia", la quale non necessariamente potrebbe trovarsi in Italia.
Quanti di noi, dunque, sono disponibili a veder caricare la propria auto su una bisarca con destinazione "riparazione, ma non so dove"?
La sintesi del mio intervento al Convegno è questa.
"Lotta dura senza paura questo si deve fare, senza complessi di inferiorità e senza abbassare la testa e rimanendo uniti voi come categoria, noi come parlamentari perché voi carrozzieri avete il 100 per cento della ragione, siete la parte migliore di questo Paese, siete quelli che col lavoro e con le tasse esagerate che pagate tenete in piedi questo carrozzone sbilenco che è lo Stato italiano.
E' necessario rivedere la RCAuto che è del 30% o del 50% più cara rispetto al resto d’Europa, in Italia abbiamo un’incidenza della tassazione sul costo complessivo della RCAuto che è del 26% medio contro il 18% medio dell’Unione Europea, sono 8 punti in più di esosità dello Stato. Se lo Stato vuole abbassare la RCAuto, se vuole pensare ai consumatori, deve mettersi in linea con quella che è la tassazione media europea.
L’articolo 8 nel Decreto Destinazione Italia è stato soppresso e ora ritorna sotto altra forma come disegno di legge, ma con le stesse argomentazioni e iniziative, questo perché esiste un problema culturale di fondo.
La piccola e la micro impresa rappresentano il 97% sul totale delle imprese che ci sono in Italia, però una certa parte politica vede il sistema delle piccole e medie imprese, non come una risorsa, non come un punto di forza della nostra economia, ma come una anomalia da superare, ecco perché sostengo si tratti di un problema culturale.
Personalmente non sono un fautore del piccolo è bello, come pure del grande è bello, ma dico che è bello quello che funziona, e il settore della carrozzeria in Italia funziona.
Funziona e lo dimostra la soddisfazione dei consumatori, funziona perché garantisce un’alta qualità , garantisce il giusto prezzo e soprattutto la sicurezza.
Quando un settore funziona bisogna preservarlo, aiutarlo e non massacrarlo con leggi assurde come quelle che stiamo per discutere adesso in Parlamento."
Aggiungo: si intervenga piuttosto nel settore delle assicurazioni, troppo poco competitivo, abituato a scaricare sul prezzo dell'RCA il costo delle proprie inefficienze e delle sue prerogative monopolistiche.
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