Project financing, CoVePA: formale diffida alla Regione Veneto
Lunedi 3 Agosto 2015 alle 15:24 | 0 commenti
Massimo Follesa, portavoce CoVePA OvestVI
Stamane 3 agosto 2015 il CoVePA nella persona del soprascritto ha inviato una formale diffida alla Regione Veneto, perché chi di dovere si impegni affinché il progetto di legge 15del 26,06,2015 sulla revisione dei project financing non passi.Â
Si tratta di una norma che se approvata espone la Regione Veneto a possibili azioni risarcitorie proprio da parte di quei soggetti che oltre a scassare i territorio si apprestano a scassare ancor più le finanze regionali. Siamo ben certi che la maggioranza tirerà diritta e userà i suoi numeri per votare senza se e senza ma, e a passo di carica, un provvedimento che già si annuncia gravido di conseguenze negative, che qualcuno ha già cominciato ad evidenziare sia sui media (leggi qui) che nell'agonepolitico (leggi) veneto.
I consiglieri di maggioranza, probabilmente senza leggerlo fino in fondo, hanno votato in commissione un provvedimento “perché lo vuole Zaiaâ€. Hanno dimostrato così poco senso delle istituzioni e ancora meno del bene pubblico e soprattutto di quello comune. Possibile che non si siano resi conto di essere i soldatini ossequiosi di un Presidente che vuole salvare ciò che non è salvabile e per giunta con i soldi dei veneti: le proposte di autostrade degli amici di Galan, Chisso, Baita e Mazzacurati, tutti in legge obiettivo e in finanza di progetto ormai fallita!
Il progetto di legge di Zaia contiene norme pericolose e ambigue. La nuova norma di modifica della legge regionale sui “progefinasing alla venezianaâ€, continua con le cipolle di Galan, ma questa volta le taglia Luca Zaia e l'alloro ce lo mettono gli amichetti degli uffici legali delle decine di società coinvolte nei 15 mld di € di infrastrutture autostradali del Veneto. Guarda caso proprio con 150mln di €, l'1% di quella torta, Zaia costituisce il finanziamento per pagare le progettazioni di finanza coi buchi.Chi vota quella legge sappia però che si espone di persona. Sarà nostra cura muoverci nelle sedi opportune a partire dall'ambito penale e da quello erariale perché nel caso in cui in futuro si averassero le nostre previsioni chi deve pagare paghi. E di tasca propria e, se del caso, con la galera. A certi signori, a partire dal primo firmatario del progetto di legge, tale Luca Zaia, sembra che il caso Mose, poco o nulla abbia insegnato. Arrivederci nei campi, nelle piazze e nei tribunali.
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