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Preti pro-clandestini in chiesa? Contra Tenebras: “blasfemia comunista”

Di Comunicati Stampa Domenica 8 Luglio 2018 alle 21:19 | 2 commenti

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“Guardatevi dai falsi profeti - scrive in un comunicato l'associazione culturale Contra Tenebras - i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie uva dalle spine o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l'albero cattivo produce frutti cattivi”. Così recita il brano del Vangelo. È da associare alla china involutiva intrapresa dalla chiesa cattolica in questi ultimi anni. 

Non è un mistero che la blasfemia comunista si sia affermata già da molto tempo anche dentro i seminari che hanno formato e che formano tuttora i sacerdoti. Solo così è spiegabile la terribile vicinanza di pensiero dei sacri muri con l’apparato politico di sinistra. La lettura del comunicato pro-clandestini, fatta in alcune celebrazioni domenicali, tra le quali quella del duomo di Malo, ne è dimostrazione, ultima solo in ordine di tempo. E nelle stesse ore in cui a Malo la polemica infuriava si è venuto a sapere che un prete veronese si è sposato alle canarie con … il suo amico. Dunque questi sono i frutti, che sono da abbinare ai casi di pedofilia o di condotte morali incresciose che di volta in volta emergono dalle nostre parrocchie, dai nostri oratori, dai nostri patronati. Un sinistro sigillo è stato posto nella diocesi di verona che sembra proclamare il predominio della materia sullo spirito, della terra sul cielo. Ciò è apostasia, abbandono della fede. Mi aspetto un risveglio dei pochi veri fedeli e dei pochi veri sacerdoti rimasti che prendano e rimettano nella giusta corrente la direzione della Grande Nave varata da Cristo che ora si trova nella tempesta più tremenda della sua storia, sbattuta dall’idiozia post-comunista che vuole affermare il diritto alla sodomia e il diritto all’immigrazione.


Commenti

Inviato Lunedi 9 Luglio 2018 alle 06:57

Purtroppo nel cosiddetto tradizionalismo dietro al profumo d'incenso spesso vi è quello di zolfo. Seminano zizzania volutamente e non ascoltano chi devono ascoltare ossia il Papa e i vescovi, ma fanno di testa loro, credendosi esperti teologi, liturgisti, moralisti, esperti in diritto canonico ecc..
Inviato Lunedi 9 Luglio 2018 alle 13:36

Moderno Ku Klux Klan, segno dei tempi.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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