Inefficienza al Ps di Noventa Vicentina? Nursind: la struttura ha risposto in 12 minuti
Martedi 9 Aprile 2013 alle 09:08 | 0 commenti
Nursind Vicenza - Il segretario Andrea Gregori: "Riboni dovrebbe sentire le parti e conoscere i fatti prima di lasciarsi andare con dichiarazioni diffamatorie"
Il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, prende posizione attraverso il segretario provinciale Andrea Gregori e nazionale Andrea Bottega, in merito al presunto episodio di inefficienza accaduto al pronto soccorso di Noventa Vicentina lo scorso venerdì 5 aprile e ripreso dalla stampa locale il 7 aprile.
Le Segreterie del Nursind hanno deciso di intervenire a distanza di alcuni giorni, per poter acquisire tutti gli elementi relativi alla vicenda ed evitare di rilasciare dichiarazioni non fondate, tanto che sono in possesso di una relazione dettagliata dell'accaduto redatta dal personale del pronto soccorso. Sulla base dei dati raccolti emerge che il paziente non ha corso alcun pericolo di andare incontro ad uno stato di coma, in quanto preso in carico dalla struttura di emergenza in 12 minuti. Al momento dell'accettazione al pronto soccorso l'infermiere ha precisato al medico curante che accompagnava il paziente di Albettone che l'impegnativa redatta non era corretta. Evidentemente, però, il dott. Paolo Bertin non ha gradito. "Il comportamento in sala d'attesa dello stesso medico accompagnatore - spiegano i segretari Gregori e Bottega - non è stato dei più edificanti, alzando oltre modo il tono di voce. Ne possono essere testimoni i numerosi pazienti in attesa oltre al personale in servizio". A testimonianza di ciò, una telefonata di scuse che il responsabile della struttura ha ricevuto dallo stesso medico nei giorni successivi. "Quell'infermiere che il dott. Paolo Bertin definisce "con atteggiamento pseudo dottorale" - proseguono i segretari Gregori e Bottega - altro non è che un infermiere specializzato nelle procedure di triage, che valuta decine di persone al giorno, con esperienza pluriennale nella gestione e discernimento dei casi urgenti e che era ben consapevole del proprio operato, tanto è vero che il paziente è stato preso in carico e curato senza alcun problema e tempestivamente. Come cittadino mi sentirei più tranquillo, in caso di urgenza, ad essere valutato da un infermiere esperto di pronto soccorso che da un medico di medicina generale pseudo urgentista". Ma ciò che risulta ancor più difficile da tollerare sono le dichiarazioni del direttore del servizio Vincenzo Riboni, che commenta un evento ancora prima di aver ascoltato i diretti interessati, che incontrerà mercoledì 10. "Riboni non può dare dell'irresponsabile ad un dipendente pubblicamente e pensare di poter esprimere giudizi in libertà come fosse il direttore generale o sanitario dell'azienda. Ricordiamo al dott. Riboni - concludono i segretari Gregori e Bottega - che è ancora un dirigente di struttura complessa e come tale necessità di un'autorizzazione da parte dei propri superiori prima di commentare o diffondere notizie diffamatorie nei confronti dell'operato dei collaboratori. Se poi casi del genere, come afferma lo stesso direttore del pronto soccorso, sono già accaduti in passato, ricordiamo che il direttore era e rimane lo stesso Riboni che, evidentemente, non è riuscito nel corso della propria gestione a modificare un andamento così insensato ed irresponsabile come egli stesso afferma".
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