Pomari, i consiglieri comunali Dovigo e Ferrarin tornano a chiedere spiegazioni
Lunedi 15 Dicembre 2014 alle 22:29 | 0 commenti
Valentina Dovigo, Consigliera comunale di La Città respira e Sinistra Ecologia Libertà , e Daniele Ferrarin, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Vicenza, hanno presentato un'interrogazione comunale al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Vicenza sulla questione della trasformazione edilizia del quartiere Pomari.
La Giunta Regionale del Veneto con provvedimento n. 288 del 7.2.2003 ha approvato il Programma Integrato di Riqualificazione Urbana, Edilizia e Ambientale Pomari del Comune di Vicenza. L'art.3 delle Norme Tecniche di Attuazione prevedeva 10 anni di validità , pertanto il Piano è scaduto l'11.3.2013.
Con delibera n. 51 del 25.3.2014 la Giunta Comunale di Vicenza, in risposta alle richieste di proroga del PIRUEA di ulteriori cinque anni delle società Incos Italia Impresa Costruzioni Vicenza e Società G.R.C spa attuatrici del Piano, respinge la richiesta, ma contemporaneamente decide :
1) di non accogliere le richieste di proroga
2) di incaricare vari settori amministrativi alla verifica dell'effettiva attuazione delle opere di urbanizzazione previste nella Convenzione, di intimare alle società Incos e GRC di procedere alla completa attuazione del Piano e di definire i relativi atti di cessione previsti dalla Convenzione
3) di dare atto, ai sensi dell’art.20, comma 9 della LR 11/2004, che nei Piani Urbanistici Attuativi, anche se decaduti, rimane “fermo a tempo indeterminato l'obbligo di osservare nella costruzione di nuovi edifici e nella modificazione di quelli esistenti gli allineamenti e le prescrizioni stabiliti nel piano stesso. La costruzione di nuovi edifici è ammessa a condizione che gli edifici siano serviti dalle opere di urbanizzazioneâ€.
Immediatamente a ciò ha fatto seguito la presentazione al TAR di un ricorso amministrativo da parte di Incos Vicenza e GRC spa, e successivamente il TAR ha dato ragione ai proponenti.
Sempre dopo la pubblicazione della delibera, il comitato Pomari, che da tempo si occupa di contrastare l’enorme cementificazione della zona, ha presentato formale richiesta di chiarimenti al Difensore Civico Regionale, il quale ha risposto che la convenzione di lottizzazione, rientrando fra i Piani Attuativi di iniziativa privata, ha efficacia decennale ai sensi dell’art. 17 comma 1 della legge urbanistica nazionale 1150/42 e che il rilascio dei permessi a costruire per gli edifici residenziali e commerciali è parte della convenzione di lottizzazione. Il Difensore Civico chiude la sua nota scrivendo inoltre che “ la dilazione che venisse richiesta per titoli abilitativi ascritti a parti di piano divenute inefficaci perché decadute, non sarebbe legittimaâ€. Si allega per conoscenza la nota del Difensore Civico Regionale.
Ciò premesso, i sottoscritti consiglieri comunali interrogano l’assessore competente per sapere :
come mai sia stato rilasciato il permesso a Costruire NPG 76644 del 3/10/2014 che prevede la realizzazione di due nuovi corpi di fabbrica denominati A e C facente parte di un complesso edilizio afferente al permesso di costruire n. 3171/2004 e successive varianti.
come mai, dopo il pronunciamento del TAR, non sia stato presentato ricorso al Consiglio di Stato; a tal fine l’interpretazione alla norma data dagli uffici del Difensore Civico Regionale poteva rappresentare un ottimo motivo per sostenere la posizione di non rilasciare ulteriori permessi di costruire.
come si intenda affrontare, dal punto di vista politico, la situazione di saturazione residenziale e commerciale già esistente in tutta la città , ed in particolar modo nella zona ovest, di cui la località Pomari fa parte.
Si chiede cortesemente risposta in aula e scritta.
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