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Politica abitativa, il Sunia contro la Lazzari

Di Marco Milioni Mercoledi 24 Aprile 2013 alle 15:35 | 0 commenti

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«Nonostante l'emergenza abitativa, i duecento sfratti patiti in città di Vicenza, la cassa integrazione che monta, la giunta comunale berica sembra non curarsi delle politiche abitative chiudendo la porta in faccia all'ediliza residenziale pubblica la cosiddetta Erp, lasciando invece spazio aperto a soluzioni di tipo privatistico». (a seguire nota ufficiale)

Non usa mezze misure Fulvio Rebesani, responsabile per la provincia di Vicenza del Sunia, il sindacato degli inquilini. Oggi nella sede di Santa corona Rebesani ha incontrato Paola Grendene e Paolo Zampese, due volti di spicco del team che segue le controversie degli iscritti, con i quali ha fatto il punto sul tema della richiesta di alloggi a prezzo sociale per le famiglia in estremo bisogno. «C'è un lievissimo calo negli sfratti - spiegano Grendene e Zampese - anche perché sono in aumento quei proprietari che preferiscono abbuonare alcune mensilità all'inquilino moroso a fronte di una decisione di quest'ultimo di abbandonare l'alloggio senza avviare la procedura giudiziaria di sfratto. Ma la situazione - ribadiscono i due - rimane difficile».
Rebesani però va oltre e punta l'indice contro l'assessore al territorio Francesca Lazzari: «Che cosa ha fatto questa amministrazione per identificare aree pubbliche da offrire all'Ater in modo da abbattere i costi per la realizzazione di case Erp? Quando noi abbiamo formalizzato la nostra posizione con una osservazione in sede di Piano interventi il comune ce l'ha bocciata con la scusa di una non ben specificata origine settoriale della nostra proposta, salvo poi concedere di tutto e di più a singoli privati con i cosiddetti piani pubblico privati». E ancora: «Anche per l'iniziativa prevista a San Biagio il comune fa capire che prevederà quelle aree per edilizia residenziale pubblica quando invece nelle pieghe delle carte sta scritto che sono previsti interventi di social housing, ovvero niente edilizia sovvenzionata ma case realizzate da privati con il solo obbligo di cederne una esigua parte a canone concordato: fuffa elettorale e basta». In ultimo Rebesani lancia un sasso nello stagno che in futuro potrebbe rivelarsi foriero di polemiche: «In tanti ci domandano quali aree municipali si potevano considerare per una cessione ad Ater. Una di queste è l'area Zambon. Ma vorrei capire se la costosissima bonifica, che un tempo era in capo alla farmaceutica sarà realizzata dai privati o se il comune abbia fatto scadere i termini di prescrizione in forza dei quali il privato è chiamato a risanare il sito». (nella foto Paola Grendene del Sunia)

 

Sunia Vicenza - ERP, il Comune di Vicenza respinge le osservazioni del SUNIA al Piano degli interventi per l'housing sociale. Rebesani: "Inaccettabile. Non si può fare speculazione politica sulla pelle dei poveri e degli impoveriti. Il Comune di Vicenza spaccia l'housing sociale per edilizia residenziale pubblica quando, al contrario, si tratta di due cose completamente diverse". Lo ha affermato Fulvio Rebesani, segretario del Sunia di Vicenza, il Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari, nel corso della conferenza stampa di stamani in merito al respingimento delle osservazioni presentate all'amministrazione comunale a fine dicembre 2012 relativamente al Piano degli interventi.

"Avevamo chiesto di rivedere il Piano degli interventi allo scopo di prevedere l'insediamento di 200 alloggi ERP (sull'argomento era già stata fatta una delibera nel 1997) - ha spiegato Rebesani -. Avevamo individuato le aree che il Comune avrebbe potuto cedere all'ATER, gratuitamente o a condizioni favorevoli, per la loro realizzazione. Trattasi della zona ex Beltrame, del terreno limitrofo al teatro e dell'area San Biagio. In alternativa si sarebbe potuti arrivare alla localizzazione in altre aree comunali. Le nostre richieste, però, sono state bocciate perché comporterebbero una modifica sostanziale e non marginale al Piano stesso. Detto altrimenti, il Comune si rifiuta di cambiare il Piano".

"Nei progetti del Comune - ha aggiunto il segretario - c'è, piuttosto, l'housing sociale che non ha nulla a che vedere con l'ERP. Mentre quest'ultima, infatti, è realizzata dall'Ater ed è locata a canoni commisurati ai redditi delle famiglie, il social housing non è altro che edilizia privata locata a canone concordato che si attesta sui 5/600 euro al mese".

"Puntando sull'housing sociale - ha concluso Rebesani - si accendono false speranze nella gente che attende un alloggio. Non si può, dunque, fare speculazione politica sulla pelle dei poveri e degli impoveriti".

Nel 2011, nel territorio di Vicenza, sono stati eseguiti 238 sfratti (262 nella provincia). In città sono presenti 1320 alloggi Ater, 22 dei quali sarebbero sfitti. Gli alloggi di proprietà del Comune, ovvero di AMCPS AIM, sono 1499, quelli sfitti circa un centinaio. Accanto a questi ce ne sono altri 7mila sfitti, appartenenti a privati.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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