Pisapia sarebbe l'estremista? Mandiamoli a casa intanto !
Lunedi 23 Maggio 2011 alle 20:55 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - Mentre da più parti, anche da destra, si sprecano gli inviti a “moderare i toni†e a parlare dei problemi delle amministrazioni locali, Berlusconi e soci continuano la campagna per eleggere il sindaco di Milano con la consueta “eleganzaâ€
Dice Berlusconi: "Milano non può, alla vigilia dell'Expo 2015, diventare una città islamica, una zingaropoli piena di campi rom e assediata dagli stranieri a cui la sinistra dà anche il diritto di voto" … Milano diventerà "la Stalingrado d'Italia" … “Non credo che vogliamo vedere le piazze di Milano riempite di bandiere rosse con la falce e il martello, con un sindaco che sembra vada a prendere tutti i giorni il caffè con i centri sociali†…
Sostiene Borghezio: "Non ci sono dubbi che i fondamentalisti islamici, in primis Al Qaeda e lo stesso Al Zawahiri, sarebbero felicissimi se a Milano la Lega dovesse perdere e Pisapia diventasse sindaco. La vittoria della sinistra spalancherebbe le porte all'Islam radicale. E' come se sul Duomo sventolasse una bandiera islamica" …
Scrive “Il Giornale†della famiglia Berlusconi: “Tettamanzi ha distrutto la Diocesi di Milano, ora vuole distruggere la città â€. Aiuta atei, gay e drogati. “Meglio il dio Po" …
Continua Umberto Bossi: “Non lasciamo la città in mano ad un matto – riferendosi a Pisapia – che vuole riempirla di clandestini, moschee e vuole trasformarla in una zingaropoli†… “Se vince Pisapia ci tagliamo le balle†…
Come si può leggere queste sono frasi “pacateâ€, “moderateâ€, da “toni bassiâ€. Gli estremisti, per questi “signoriâ€, sono gli altri. Sono i “matti†(come li chiama Bossi in altre dichiarazioni). Sono i tanti elettori che hanno votato e votano Pisapia. Sono tutti quei cittadini che hanno visto cosa ha fatto (e, soprattutto, quello che non ha fatto) il sindaco Moratti in questi anni e che finalmente vorrebbero si parlasse di cose serie. Vorrebbero che si risolvessero i veri problemi della loro città . Sono quei lavoratori (e sono tanti) che, ogni giorno, si trovano a lottare per poter sopravvivere. Lottare per un posto di lavoro sicuro, per uscire dalla cassa integrazione e dalla mobilità , per salari decenti che permettano alle loro famiglie una vita decorosa. Lottare per qualcosa di diverso dall’eterna precarietà nella quale questo governo incapace pieno di oligarchi e di burocrati li ha costretti. Sono i pensionati che non arrivano a fine mese e che vedono tagliati i servizi sociali. Sono i giovani studenti che vedono distruggere la scuola pubblica e che non hanno futuro.
Ma questi cittadini che pagano le tasse sapevano, ancor prima che lo dicesse l’ISTAT, quanto alta è la disoccupazione e come calano le possibilità di trovare lavoro. Sapevano che un giovane ogni tre non studia ed è senza lavoro, che il costo della vita aumenta, che l’Italia è un paese vecchio senza prospettive, che non si fa nulla contro la corruzione dilagante e contro l’evasione, che si promettono condoni per avere qualche voto in più. Questi cittadini sono considerati dai responsabili del disastro e della crisi dei pericolosi estremisti.
Una cosa volgare. Inaccettabile.
Domenica si può cambiare pagina. Berlusconi e soci hanno detto che l’elezione del sindaco di Milano è un referendum nei loro confronti. Questo referendum lo hanno già perso al primo turno. Facciamo di tutto perché al ballottaggio ci sia la definitiva conferma che questi personaggi devono andarsene. E continuiamo a farlo in ogni parte d’Italia votando SI ai referendum (quelli veri) su nucleare, acqua e legittimo impedimento. È un’occasione importante per far sentire la nostra voce e dire con chiarezza che l’Italia non è un paese di sudditi o di spettatori.
Partito dei Comunisti Italiani -Â Federazione della Sinistra di Vicenza
PS: Una richiesta. Per favore, qualcuno può dire al senatore Bossi che il ballottaggio è cosa diversa da quella pratica autolesionistica che ha evidenziato nelle sue dichiarazioni?
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