Quotidiano | Categorie: Libri

Piero Grasso a palazzo Trissino sabato per presentare il suo libro "Soldi sporchi"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 15 Dicembre 2011 alle 16:36 | 0 commenti

ArticleImage

Comune di Vicenza  -  Sabato 17 dicembre, alle 16, nella Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso presenterà il suo ultimo libro "Soldi sporchi. Come le mafie riciclano miliardi e inquinano l'economia mondiale" (Dalai editore). Si tratta della prima iniziativa organizzata sul territorio dal neonato coordinamento di Vicenza di Libera, l'associazione nata nel 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia.

L'appuntamento - che vedrà la partecipazione del vicensindaco Alessandra Moretti e verrà introdotto da don Luigi Tellatin, referente di Libera Veneto -, oltre a poter contare sulla collaborazione della Libreria Do Rode, gode anche del patrocinio del Comune di Vicenza, che aderisce in qualità di socio di Avviso Pubblico (associazione di enti locali e regionali per la formazione civile contro le mafie.
Nel suo saggio, Piero Grasso delinea forme e figure di quell'economia parallela che vive con il riciclaggio del denaro delle mafie e che rappresenta una "holding con migliaia di partecipate e collegate" capace di inquinare il tessuto produttivo e gli assetti istituzionali dei Paesi in cui opera, tanto più in periodi di crisi. "Senza il riciclaggio - afferma Grasso, che ha scritto il libro con il giornalista palermitano Enrico Bellavia - il denaro delle mafie sarebbe un ricavato inerte": a far sì che il riciclaggio sia "la prima azienda del Paese", con un fatturato di 150 miliardi, equivalenti al 10% del Pil nazionale (la stima è di Bankitalia), è una rete sommersa di intermediari finanziari (dal broker al commercialista, dai colletti bianchi alle banche) che si adopera a costruire strategie sempre più complesse, capaci di aggirare i meccanismi di controllo previsti dalla legge. Se non si è capaci di colmare il deficit culturale e legislativo esistente, a livello nazionale e internazionale, si rischia di perdere quella che gli autori definiscono "la sfida del nuovo millennio".

 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network