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Pfas, la politica si schiera contro la decisione della Miteni di fare ricorso al Tar del Veneto nei confronti degli enti pubblici

Di Note ufficiali Giovedi 18 Gennaio 2018 alle 16:24 | 0 commenti

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Articolo pubblicato alle ore 16.24. Aggiornato alle 16.53. "Quando un'azienda si insedia in un territorio dovrebbe avere prioritariamente rispetto e cura dei padroni di casa che sono i cittadini di quell'area. Basti pensare a realtà come la DuPont che, alla luce dell'inquinamento da Pfas e della class action nei suoi confronti, ha pagato di tasca propria le azioni di verifica e tutela ambientale e sanitaria, arrivando poi al patteggiamento e ad un risarcimento di ben 680 milioni di dollari a beneficio dei cittadini americani colpiti. E' invece triste e vergognoso che Miteni attacchi continuamente gli enti pubblici che si stanno occupando delle attività di caratterizzazione e bonifica dei terreni."

A dirlo i consiglieri regionali Cristina Guarda (Amp) e Andrea Zanoni (Pd), alla luce del ricorso presentato al Tar del Veneto dalla Miteni e con il quale avrebbe quantificato in 98,5 milioni di euro i danni causati dagli interventi di Regione, Comune e Arpav.

"Se Miteni ritiene di essere danneggiata non si rifaccia sugli enti pubblici e dunque sui cittadini già danneggiati dall'inquinamento, ma su chi nel passato gestiva il sito produttivo e ha causato una contaminazione di cui Miteni dice di non saper nulla."

Cristina Guarda e Andrea Zanoni, Consiglieri Regione Veneto

 

La Segreteria Provinciale della Lega Nord - Liga Veneta di Vicenza, appreso del ricorso al Tar del Veneto presentato dalla ditta Miteni con richiesta di risarcimento di oltre 98,5 milioni di euro contro la Regione Veneto, la Provincia di Vicenza, l'Arpav, il Comune di Trissino, il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta e Alto Vicentino Servizi, si schiera convintamente a fianco degli Enti citati manifestando tutto il proprio appoggio nel proseguire con determinazione sulla strada intrapresa, ponendo la tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia ambientale prima di ogni altra cosa.

La richiesta della ditta Miteni di annullare di fatto le decisioni prese dal Comitato tecnico, poi ratificate in sede di Conferenza di Servizi, riguardo le modalità della necessaria bonifica dell'area su cui  sorge l'impianto chimico a Trissino, non trova giustificazione vista la gravità e l'estensione del problema.

La Segreteria Provinciale e la Consulta "Tutela dell'Ambiente e del Territorio" della Lega Nord di Vicenza, che fin dallo scorso mese di marzo seguono da vicino il problema dell'inquinamento da PFAS dimostrando particolare vicinanza agli Amministratori locali delle aree interessate dall'inquinamento, manifestano tutto il loro supporto agli Enti ed alle Amministrazioni coinvolte, sostenendo le iniziative che mirano concretamente alla tutela della salute e del territorio. Siamo infatti convinti che i problemi finora rilevati debbano essere adeguatamente approfonditi e risolti anche attraverso il fondamentale contributo dell'azienda, che riteniamo sia tenuta alla più ampia e leale collaborazione con gli Enti preposti.

Erik Umberto Pretto, Segretario Provinciale Lega Nord - Liga Veneta di Vicenza

Marco Zecchinato, Responsabile Consulta "Tutela dell'Ambiente e del Territorio"

 

La Miteni chiede cento milioni di euro di danni. Proprio l'azienda che ha fatto spendere a cittadini e istituzioni milioni di euro per il disastro dei Pfas chiede i danni a Regione, Provincia di Vicenza, Arpav, Comune di Trissino, Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta e Alto Vicentino Servizi: "Viviamo in un Paese davvero rovescio - sottolineano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e Sonia Perenzoni, il consigliere comunale di Montecchio Maggiore che da anni segue da vicino la vicenda dei Pfas - dopo aver fatto spendere a cittadini e istituzioni cifre spaventose per il filtraggio e la ricerca di nuove fonti per l'approvvigionamento idrico, ora la Miteni chiede anche i danni."

"Come può la Miteni rivalersi su chi, con i mezzi consentiti dalla legge e con mille difficoltà - si domandano i rappresentanti del Movimento 5 Stelle - cerca di tutelare la salute di centinaia di migliaia di veneti? Chiederanno i danni anche alla commissione sui Pfas presieduta dal nostro consigliere Manuel Brusco? Arriveranno richieste di risarcimento alle mamme anti-Pfas, spaventate per l'accumulo delle sostanze perfluoroalchiliche nell'organismo dei loro figli? Tutto ciò è inaccettabile, e ci fa pensare che l'atteggiamento sempre supino e accomodante della Regione in questa faccenda abbia favorito la reazione dell'azienda."

"Chiederemo - annunciano i 5 Stelle - che i nostri parlamentari portino immediatamente questa scandalosa situazione all'attenzione di Sergio Mattarella, che di recente si è esposto più volte sulla necessità di salvaguardare la risorsa idrica. C'è in ballo anche un ricorso da parte dell'azienda al presidente della Repubblica, al qualche i nostri parlamentari chiederanno di cassare nel merito il ricorso Miteni. In quell'occasione gli porteranno anche i resoconti della commissione Ecoreati."

Movimento 5 Stelle Veneto

 

"Trovo poco collaborativo l'atteggiamento di Miteni. La mia solidarietà in particolar modo all'Amministrazione di Trissino e dei Consorzi di bonifica". Così Nicola Finco, capogruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto, sul ricorso al TAR del Veneto presentato da Miteni, con destinatari la Regione del Veneto, ARPAV, Provincia di Vicenza, Comune di Trissino e ai Consorzi di bonifica Alta Pianura Veneta e Alto Vicentino Servizi.

"Seppur legittimo - esordisce Finco - trovo il ricorso di Miteni fuori luogo e moralmente pregiudicante rispetto al percorso che gli enti pubblici, dalla Regione al Comune di Trissino, avevano portato avanti fino ad oggi. È prioritario per chi amministra la cosa pubblica tutelare prima di ogni cosa la salute dei cittadini ed attuare tutte le misure volte a limitare o azzerare i rischi che potrebbero derivare da una mancata azione di questi ultimi."

"Esprimo tutta la mia vicinanza - continua il capogruppo Lega in Regione - al Comune di Trissino, alla Provincia e ai consorzi destinatari del ricorso. Noi continueremo sulla strada intrapresa, con un solo unico obiettivo: tutelate la salute dei cittadini e l'ambiente. Non saranno certo dei ricorsi milionari a fermare quello che per un amministratore pubblico deve essere un punto cardine."

Nicola Finco, capogruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto

 

I ricorsi al Tar sono tanti e spesso sono anche giustificati, ma il ricorso della ditta Miteni ad oggi sembra del tutto fuori luogo. Gli Enti ai quali è stato chiesto questo minaccioso ed inquietante risarcimento di somme milionarie hanno agito per la tutela della salute, del territorio e dei nostri cittadini.

Il sindaco di Trissino e gli altri non si scomporranno e non si spaventeranno: occorre andare avanti nell'azione per arginare un problema grave e delicato.

La Ditta Miteni non deve fare cause, ma collaborare per risolvere.

Sen. Erika Stefani, Gruppo Lega Nord e Autonomie

 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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