Pfas, analisi nei pozzi ad uso agricolo fino ad ottobre 2017. M5S: si ipotizza il disastro ambientale
Giovedi 2 Marzo 2017 alle 08:35 | 0 commenti
Nuovo capitolo dell’ormai intricatissima vicenda dell’acqua contaminata dalle Pfas, dopo la rete idrica degli acquedotti ad uso civico, stavolta la Regione mette sotto la lente i pozzi utilizzati dagli agricoltori e dagli allevatori. A darne notizia è l’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan: «Con questa campagna di analisi e monitoraggio affidata ad Arpav, che durerà fino a ottobre, sarà possibile completare in modo organico e scientifico il quadro dell’inquinamento da Pfas nell’area già individuata che conta 21 Comuni – dichiara l’assessore – affiancando alle analisi sulle acque superficiali già in essere e ai controlli biologici avviati sugli abitanti, anche i dati sulla presenza di queste sostanze nelle acque di falda, attinte dagli utenti individuali attraverso i pozzi privati e utilizzate per animali e colture agricole».
La Regione finanzierà il monitoraggio con 40 mila euro, Arpav realizzerà mille campionamenti nelle acque sotterranee del Basso Veronese, del Vicentino e della Bassa Padovana per poi trasferire i dati raccolti alle Usl e ai proprietari dei pozzi risultati contaminati. I Comuni interessati sono Brendola, Sarego, Lonigo, Alonte, Zimella, Asigliano Veneto, Cologna Veneta, Poiana Maggiore, Noventa Vicentina, Pressana, Rovereto di Guà , Montagnana, Bevilacqua, Boschi Sant’Anna, Terrazzo, Veronella, Minerbe, Arcole, Legnago, Bonavigo e Albaredo d’Adige. Intanto i consiglieri del Movimento Cinque Stelle Jacopo Berti e Manuel Brusco si schierano al fianco dei sindaci degli otto Comuni che nei giorni scorsi hanno firmato una lettera di diffida rivolta al Governo, alla magistratura e alla Regione per chiedere subito provvedimenti di messa in sicurezza. «Si ipotizza il disastro ambientale - scrivono i pentastellati - e noi ci uniamo alla loro preoccupazione ».
Da Corriere del Veneto
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