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Per Zanoni è necessario il blocco della stagione venatoria causa siccità

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 27 Agosto 2012 alle 22:14 | 0 commenti

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On. Andrea Zanoni, Idv  -  Zanoni scrive a Monti e Clini: "Il parere dell'ISPRA e le norme europee vanno seguite senza esitazione. Le ultime piogge non risolvono il problema visti i danni permanenti sotto gli occhi di tutti"
La grave siccità che ha colpito l'Italia da metà primavera e per tutta l'estate, ha compromesso la sopravvivenza della fauna selvatica, ormai messa a dura prova dalla lunga mancanza di acqua, ma anche di cibo.

A dirlo è un parere autorevole richiesto lo scorso 17 agosto dall'eurodeputato IdV Andrea Zanoni e rilasciato dall'ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (cfr. allegato) - con il quale è stata messa in luce come la grave crisi idrica di questo periodo, che oramai dura da più di una stagione, ha messo in pericolo gli animali appartenenti alla fauna selvatica.

Infatti, il parere spiega che la mancanza di precipitazioni e le temperature assai elevate minacciano lo stato fisico degli individui, appartenenti alle specie selvatiche dei mammiferi e degli uccelli, sottoposti ad un enorme stress fisico.
Cosicché, la situazione che si è creata ha avuto, nel breve e nel medio periodo, effetti negativi sulla dinamica di popolazione di molte specie. Inoltre, il maggior dispendio energetico per raggiungere le fonti idriche, ridotte e fortemente disperse, ha ridotto il successo riproduttivo e aumentato la mortalità di giovani e adulti, in quanto maggiormente esposti al rischio di contrarre malattie e di essere predati. Alla siccità si aggiunge poi l'estrema difficoltà di alimentarsi, che perdurerà anche nei prossimi mesi perché in natura non sono venute a maturazione bacche, frutta e semi indispensabili per superare l'autunno e i mesi invernali.
L'ISPRA ha dunque concluso per la necessità di limitare l'attività venatoria, se non bloccarla totalmente per il 2012/2013, proprio per la condizione climatica esistente, con l'immediata sospensione delle attività ad essa connesse, come l'addestramento dei cani già iniziato lo scorso 19 agosto in pieno periodo riproduttivo, e con la revoca dell'anticipazione dell'apertura venatoria.
"Ho scritto anche al Presidente del Consiglio Monti e a Clini, Ministro dell'Ambiente, sottoponendo loro il parere che ho ricevuto dall'ISPRA" dice Andrea Zanoni "Le valutazioni scientifiche dell'Istituto Nazionale non possono passare inosservate".
"È necessario bloccare la stagione venatoria che sta per cominciare per preservare la fauna selvatica, messa a dura prova da questa calamità naturale.
Se a ciò si aggiungono i ricorrenti incendi verificatisi ultimamente, proprio a causa della siccità, si comprende come gli animali selvatici siano già stati vittima di uno sterminio che non può protrarsi ancora.
La diversità biologica del territorio va tutelata e non devono essere fatti gli interessi della solita minoranza, i cacciatori, come sta facendo la Regione Veneto che invece di agire ha interpellato sulla siccità le province notoriamente sensibili solo alle istanze delle doppiette.
Va aggiunto che le ultime piogge e quelle che verranno non sposteranno di un millimetro la questione perché è evidente che il problema della mancanza di cibo come semi, bacche e frutta, la mancata riproduzione di molte specie e la loro elevata mortalità e distruzione, nonché la sparizione di molti habitat perdureranno per tutto l'inverno.
La Direttiva Uccelli, la 147/2009/CE, consente la caccia solo se non compromette la consistenza faunistica delle specie selvatiche, perciò ho ricordato a Clini e a Monti che, se non vogliamo incorrere nelle sanzioni europee per la violazione delle norme dell'UE, si devono prendere immediati provvedimenti come il blocco totale della caccia".

Leggi tutti gli articoli su: caccia, Siccità, Idv, Andrea Zanoni, I.S.P.R.A.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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