Per un pollaio serve il simbolo del No Dal Molin
Martedi 8 Giugno 2010 alle 20:07 | 0 commenti
Gruppo Consiliare PdL - Al Signor Sindaco del Comune di Vicenza, Al Signor Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Vicenza, Domanda di AttualitÃ
Sulla stampa di oggi (giornale di Vicenza pagina 53) è stata pubblicata una garbatissima lettera al direttore a firma Ugo Sarcinelli. Il Signore afferma nella sua lettera: "abitando in aperta campagna e con nessuna abitazione nel raggio di 200 m, pensai di dotare le mie cinque gallinelle ed il loro intraprendente galletto di un micro pollaio (vulgo punaro)".
"Un piccolo baito in legno altezza max m 1,90 per poterci entrare per raccogliere le uova (sono molto generose!) - continua la lettera - e per la pulizia (mq 3 di superficie). Abitando nell'estrema periferia del Comune di Vicenza, ebbi l'ingenuità di chiedere un parere ad un vigile urbano di passaggio che perentoriamente sentenziò il suo NIET anche se non avessi impiegato un grammo di cemento. Risultato: le mie gallinelle sono ancora senza riparo, unico rifugio lo sporto del tetto della mia abitazione. Mi chiedo allora se la legge è ancora uguale per tutti dal momento che da ben 4 anni constato che quei 2 tendoni dei "No dal Molin" al ponte del Marchese persistono pur nella loro evidente abusività . Stesso discorso per le baracche, capannoni ecc. costruiti dal signor Carlo Valle e suoi sodali in piena Valletta del Silenzio coperta da rigidi vincoli paesaggistici ed ambientali che tutti sanno. Chiedo allora al sig. sindaco ed al suo assessore Cangini quanto ancora durerà questa "vacatio legis" al ponte del Marchese ed alla Valletta del Silenzio. Da parte mia rinuncio al mio "punaro!"
E' facile dire "l'avevamo detto" che prima o dopo sarebbero avvenute queste palesi ed intollerabili ingiustizie.
Se nella nostra Città per poter costruire abusivamente e non avere sopralluoghi o denuncie è necessario avvalersi della lotta politica contro il Dal Molin, allora proponiamo di inserirlo nel regolamento edilizio. Così almeno il Sindaco non avrà più chi si lamenta.
Si potrebbe scrivere più o meno così: Le costruzioni abusive sono permesse se il tetto viene colorato con la bandiera della pace, e se nella porta di ingresso è stampato il simbolo rotondo su sfondo bianco del no dal molin"
Probabilmente il sig. Sarcinelli riuscirà a costruire il suo "punaro" e forse le volpi o le faine prenderanno paura dallo stemma rosso del no dal molin e staranno lontane. Mentre non sappiamo se le galline produrranno più uova.
Assessore Cangini potrebbe sperimentare tutto ciò.
I Cons. Comunali
Meridio Gerardo Franzina Maurizio
Rucco Francesco Abalti Arrigo
Sorrentino Valerio
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