Per Idv mancata approvazione Piano casa nei termini di legge è anche sconfitta politica
Giovedi 1 Dicembre 2011 alle 19:46 | 0 commenti
 
				
		
		Italia dei Valori di Vicenza  -  Quanto avvenuto in Consiglio Comunale di Vicenza sul "Piano Casa" impone alcune considerazioni.
1) L'Amministrazione è arrivata all'importante appuntamento con una delibera che sembrava più la traduzione delle attese delle imprese costruttrici che un atto di "governo del territorio", come invece doveva essere		
2) E' all'evidenza mancato completamente il coordinamento con l'assessorato e gli uffici del settore urbanistica: non è infatti pensabile che l'urbanistica abbia potuto concordare scelte che costituiscono una variante surrettizia ai piani urbanistici vigenti e ai programmi urbanistici di questa Amministrazione
3) Non è stata consentita dal Sindaco e dalla Giunta la partecipazione  alla formazione del "Piano Casa" del Consiglio Comunale, esclusivo  titolare del potere di approvare la delibera, ma con arroganza si è  voluto imporre la delibera originaria dell'Assessore all'Edilizia
4)  Italia dei Valori ha presentato alcuni emendamenti per dare un  contributo costruttivo con l'obiettivo che la delibera limitasse ogni  possibilità di ampliamento alle sole prime case, come consentito dalla  Legge Regionale. In questo modo poteva essere ben conciliata l'esigenza  di incentivare l'attività delle imprese costruttrici, alla base delle  Leggi sul "Piano Casa", tutelando però l'assetto e l'integrità del  territorio vicentino da stravolgimenti edilizi che le norme della Legge  Regionale invece consentirà, oltretutto con la possibilità di incidere  in modo dannoso sulle scelte urbanistiche future;
5) La maggioranza,  per motivi meramente pregiudiziali, non ha tenuto in alcun conto le  proposte di Italia dei Valori, rispetto alle quali il parere di "non  regolarità tecnica" del Dirigente del Settore Edilizia ne rivela  l'inadeguatezza rispetto al delicato incarico cui è preposto;       
6)  L'incapacità del Sindaco di garantire comunque l'approvazione della  propria delibera nei termini di Legge evidenzia l'inconsistenza della  sua maggioranza, più di opportunismi e opportunisti che politica.
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